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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2013 alle ore 06:35.

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Al proposito è bene ricordare che l'oro ufficiale si può vendere (o rivalutare) perché ciò è accaduto ed accade e perché è ammesso dal "Central Bank Gold Agreement"(Cbga) promosso proprio dalla Bce. Si tratta di quell'accordo con durata quinquennale firmato per la prima volta nel 1999,con decorrenza dal settembre, e rinnovato poi nel 2004 e nel 2009 tra la Bce, le banche dell'Eurosistema, la Banca centrale svizzera e quella svedese. Nel primo quinquennio (1999-2004), oltre al "record" di vendite dell'Inghilterra per 345 tonnellate il più importante venditore dell'Eurozona è stata l'Olanda con 235 tonnellate. Nel secondo quinquennio (2004-2009) ci sono molti dati interessanti. L'Eurozona ha venduto 1444 tonnellate di cui: 271,5 la Bce, 572 la Francia, 242 la Spagna, 165 l'Olanda, 100 il Portogallo. Infine nel terzo accordo 2009-2014 ha venduto oro, per ora, solo la Germania nella piccola entità di 16,4 tonnellate(mentre il totale venduto dalla Germania nei tre Cbga è di 71 tonnellate).
Nel Cbga1 si legge che "l'oro rimane un importante elemento delle riserve monetarie globali" e si afferma che le banche aderenti espliciteranno le loro intenzioni e quindi concerteranno i loro programmi di vendite di oro entro un massimo di 400 tonnellate annue per un massimo quinquennale di 2000 tonnellate (pari a 64 milioni di once in totale).
Tre problemi per attuare
il programma Bankoro
Il primo problema riguarda gli obiettivi sul metallo giallo della Bce che di fatto "sovraintende" ai 350 milioni di once di riserve auree dell'eurosistema, le più grandi al mondo. Gli obiettivi generali della Bce nella gestione delle riserve ufficiali sono, in ordine di importanza, la liquidità, la sicurezza e il rendimento degli investimenti dei quali in questo momento sarebbe utile conoscere la declinazione con riferimento all'oro.
Il secondo problema riguarda gli obiettivi della Banca d'Italia che è dotata di 79 milioni di once di riserve auree pari a oltre 2400 tonnellate (superate nella Uem solo da quelle della Germania pari a 109 milioni di once), valutate dalla Banca d'Italia nel suo ultimo bilancio in 96 miliardi di euro. Per il passato, visto l'attuale prezzo dell'oro, siamo lieti che la Banca d'Italia non lo abbia venduto, ma per il presente riteniamo che lo si possa valorizzare anche senza venderlo sul mercato.
Il terzo problema riguarda la legalità (tema che non affrontiamo) del programma Bankoro che punta a valorizzare l'oro della Banca d'Italia, a tassarlo per attuare un'operazione di modifica dell'assetto proprietario della Banca d'Italia con vantaggio degli attuali soci privati, di tutto il sistema bancario ed infine dell'economia italiana.

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