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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2013 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 09 maggio 2013 alle ore 11:35.

Bondi sulla compravendita dei senatori: le responsabilità sono mie
In un comunicato Sandro Bondi interviene sulla vicenda della compravendita dei senatori e dice: le responsabilità sono mie. «L'inchiesta di Napoli, che punta a coinvolgere il Presidente Silvio Berlusconi in una vicenda esclusivamente di carattere politico, non ha alcun fondamento e comunque tutte le responsabilità dell'opera di convincimento politico che abbiamo esercitato, così come del resto fu fatto analogamente da parte di tutte le altre parti politiche, nei confronti di esponenti politici si deve ricondurre alla mia responsabilità di coordinatore di Forza Italia e successivamente del Pdl». «Tutto ciò - aggiunge Bondi - emergerà con assoluta evidenza quando sarò chiamato dalla Procura di Napoli a deporre su tutta la questione».
Pdl in piazza sabato a Brescia. Berlusconi: dirò che resto in campo
Dopo la sentenza sui diritti tv della Corte d'appello di Milano, che ha condannato Berlusconi per frode fiscale sui diritti tv Mediaset a 4 anni di reclusione (tre già condonati dall'indulto), il Popolo della libertà scende in piazza in difesa di Silvio Berlusconi. È quanto si legge in una nota del partito, in cui si precisa che «la manifestazione si svolgerà sabato 11 maggio a Brescia alle 16 in piazza Duomo, con la partecipazione del presidente del Popolo della libertà». Starebbe anche prendendo piede l'idea di manifestare lunedì davanti al Tribunale di Milano, quando riprenderà il processo Ruby. A Brescia, anticipa Berlusconi in un'intervista a Tgcom24, «dirò che resto in campo e parlerò delle riforme di cui l'italia ha bisogno. Parleremo anche di riforma della giustizia, che significa parità tra accusa e difesa, separazione delle carriere, di responsabilità civile dei magistrati e le carceri».
Nitto Palma: l'interdizione non impedirebbe a Berlusconi di fare politica
«Se questa sentenza si dovesse confermare anche in Cassazione, é chiaro che dall'interdizione dai pubblici uffici conseguirebbe la decadenza dall'ufficio di parlamentare, ma credo questo non possa impedire al presidente Berlusconi di
fare politica», ha detto Nitto Francesco Palma, senatore Pdl e presidente della commissione Giustizia al Senato, ai microfoni di Radio 24, nella trasmissione '24 mattino'. «Certo è che - ha continuato - l'Italia probabilmente sarebbe l'unico paese occidentale in cui il leader di un partito viene escluso dalla vita politica per via giudiziaria».
Serafini: propongo di raccogliere dieci milioni di firme contro la sentenza Mediaset
«Propongo di raccogliere dieci milioni di firme contro la sentenza Mediaset, tanti quanti sono i voti che il presidente Berlusconi ha ottenuto nelle ultime elezioni politiche. Il partito, in tutte le sue espressioni, si mobiliti per dare un segnale forte e concreto a chi si ostina a far prevalere le ragioni dell'odio sulla verità dei fatti», ha dichiarato il senatore del Pdl, Giancarlo Serafini.
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