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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2013 alle ore 10:31.

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Lele Mora (Afp)Lele Mora (Afp)

E' in corso da stamani a Milano il processo Ruby Bis nel quale Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti sono accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile. In aula era presente come testimone Ruby che ha raccontato la sua versione delle cene eleganti e ha negato sia di vere avuto rapporti intimi con l'ex premier, sia di aver ricevuto per le frequentazioni ad Arcore 5 milioni di euro. L'importo più consistente ricevuto, 3omila euro, le è stato consegnato dal ragionier Spinelli per aprire un centro estetico: «il mio sogno».

I milioni dati da Berlusconi sono inventati. Ho detto molto cavolate per vantarmi
«Raccontai di cifre enormi, dai 3 ai 6 milioni, che Berlusconi mi avrebbe dato, per vantarmi». Cosi' Karima El Mahroug giustifica davanti ai giudici di Milano le cifre scritte da lei su annotazioni e quelle evidenziate nelle intercettazioni telefoniche: «Dicevo: prenderò questo e quello - per giustificare quello che era uscito sui giornali». Con la stessa enfasi la ragazza marocchina nega di essere stata una prostituta e di aver mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi: «Mi vantavo di cose mai successe dicevo di averlo sentito e che era innamorato, dicevo mi coprirà d'oro, ma erano tutte invenzioni. ..Ho detto bugie, per me le cavolate erano uno strumento automatico di difesa con tutte le persone.». Alla contestazione del pm Antonio Sangermano, su una intercettazione del settembre 2010 nella quale la ragazza, parlando con una amica, diceva di avere negato ai pm il fatto che Silvio sa che sono minorenne Ruby risponde:«Anche questa sono bugie Berlusconi pensava che io avessi 23-24 anni».

Accusa ai Pm poi la ritrattazione
Ruby, prima accusa i magistrati di Milano di non aver verbalizzato tutte le sue dichiarazioni rese in fase di indagine, poi fa marcia indietro e ritratta. La ragazza ha detto di essere stata sentita dai magistrati «più volte di quanto riportato nei verbali» e che «quando ho riletto i verbali mi sembra che molte cose che avevo detto non c'erano». Alle domande di essere più precisa da parte del presidente del collegio, la ragazza ha ritrattato le accuse, parlando di «sensazioni» e di «ritrattare» perché probabilmente si trattava di verbali sintetici, di cui non conosceva l'esistenza.

La notte in questura
«Uscita dalla Questura ho parlato al telefono con il presidente che era arrabbiato per tutte le cavolate che avevo raccontato». Ripercorrendo i fatti della notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 in Questura a Milano, Ruby sostiene di aver visto Nicole Minetti, Michelle Conceicao e Miriam Loddo. Con i funzionari della Questura avrebbe parlato dell'eventualità di andare in comunità e "per questo mi ricordo che ho pianto". Conceicao, stando sempre al suo racconto, le avrebbe detto «non ti preoccupare faremo di tutto per non farti tornare in comunità».

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