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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2013 alle ore 13:03.

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Dopo che la Corte dei Conti aveva reso noto che uno «scontrino su tre presentato dai consiglieri regionali lombardi della precedente legislatura» era «irregolare» ed «alle casse pubbliche andasse restituito più d'un milione di euro» scatta la fase dell'intimazione per sette consiglieri Pdl e Lega. La Procura regionale della Lombardia chiude l'indagine sui rimborsi e li avvisa che devono restituire «somme indebitamente percepite pari a 500000 euro dal 2008 al 2011». L'inchiesta si è avvalsa della collaborazione del Dipartimento del procuratore aggiunto Alfredo Robledo che ha indagato i rimborsi pazzi dei gruppi presenti nelle passate legislature.

In sostanza non va dato nessun rimborso per panini, aperitivi pranzi, spese a viaggi di qualsiasi tipo, tranne quelli istituzionali e documentati, per computer, macchine fotografiche, cellulari e spese di telefonia mobile. Le spese contestate in ordine decrescente di grandezza sono a Gianluca Rinaldin (Pdl) che deve restituire 122.074, 83 euro, a Alessandro Colucci (Pdl) deve restituire 82.532,42, a Stefano Galli (Lega Nord) deve restituire 62.628, 82 euro, Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) restituzione per 59.147,47 euro, Luciana Ruffinelli (Lega Nord) pari a 53.333,97 euro, Pierluigi Toscani (Lega Nord) 32.407,33 euro.

All'ultimo posto per somma da restituire c'è Nicole Minetti (Pdl) 27.750,36 euro, che è sempre stata al centro dell'attenzione per spese pazze, quali ad esempio il libro " Mignottocrazia" di Guzzanti (16 euro), aperitivo all'Hotel Principe di Savoia (832 euro), acquisto di un iPad e di un iPhone 5 pari a a 1.649 euro e varie altre.
Per tutti loro c'è un invito a rimborsare spese fatte per fini o interessi personali e non istituzionali, notificato dalla Guardia di Finanza, in quanto avrebbero sperperato denaro pubblico presentando fatture e ricevute, oppure non presentandole affatto o avrebbero rimesso come rimborso spese già rimborsate e già comprese nella diaria forfettaria.

Dopo quanto accaduto sarebbe forse il caso di rivedere i criteri e le modalità dei rimborsi dei consiglieri regionali lombardi. Ma il prossimo mese in Aula è in arrivo una proposta sui rimborsi individuali e non dei gruppi da elargire agli ottanta consiglieri lombardi, a cui sta lavorando un gruppo di lavoro presieduto da Garavaglia su volontà del presidente Cattaneo. I rimborsi potrebbero raddoppiare dagli attuali 2341 a 4500 euro al mese. Non ci sarebbe più bisogno di scontrini e giustificativi con possibili contestazioni come accaduto per quelli dei gruppi: sono a forfait e potranno essere spesi senza dover rendere conto di niente a nessuno.

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