Grillo e la guerra alle tv, il sondaggio dei 5 Stelle mette al bando Rete 4 e Rai 3

«La rete più faziosa, il direttore di rete più schierato, il conduttore di talk show più in mala fede». A loro i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle hanno assegnato il «microfono di legno» attraverso un sondaggio online che si è chiuso poche ore fa sul blog di Beppe Grillo. Peggior canale tv, secondo i pentastellati è Rete 4 (per oltre il 39% dei votanti, pari a 30.615 voti), seguita da Rai3 (quasi il 18%, 13781 voti). Seguono Canale5 (16% di voti come rete più faziosa) e Rai 1 (quasi il 14%). Italia1 invece è meno sgradita delle altre reti Mediaset, considerata la più faziosa solo da poco più del 6% di chi ha risposto al sondaggio. Non dispiace ai simpatizzanti dei pentastellati La7, valutata come rete schierata soltanto da poco più del 3%, meglio fa Rai2 (sgradita per l'1,7%), ma la più obiettiva, secondo questo sondaggio, è Sky Tg 24.

Il direttore di telegiornale ritenuto il più schierato è Giovanni Toti, a capo di Tg4 e Studio Aperto, con poco più del 40% dei voti. Seguono Bianca Berlinguer, direttore del Tg3 e Clemente Mimun, a capo del Tg5 (entrambi con percentuali che superano il 20%). Mario Orfeo e Marcello Masi, che dirigono Tg1 e Tg2, totalizzano rispettivamente il 9 e il 6 per cento quanto a faziosità secondo il sondaggio dei 5 Stelle. Va decisamente meglio per Enrico Mentana, giudicato di parte soltanto da poco più del 2%, premiata anche in questo caso Sky Tg 24, con il suo direttore, Sarah Varetto, cosiderata faziosa solo dallo 0,78% dei partecipanti al sondaggio (589 voti).

Quanto ai conduttori di talk show la classifica pentastellata dei «più in mala fede» vede in testa Bruno Vespa (30,12%), seguito da Barbara D'Urso (22,24%), Paolo Del Debbio (18,65%) e Giovanni Floris (14,28%). Michele Santoro è considerato di parte da poco più del 5% dei partecipanti al sondaggio (4461 voti), Corrado Formigli da oltre il 4%, Gad Lerner dal 3%, Gerardo Greco (Agorà) dall'1%. Il conduttore più gradito è Massimo Bernardini di Tv Talk.

A molti il sondaggio dei 5 Stelle non va giù, a cominciare da Corradino Mineo, giornalista televisivo e ora parlamentare: «Grillo fa una cosa di cattivo gusto col sondaggio sui conduttori, però anche a me i talk show non piacciono, sono una sceneggiata».

L'Opa di Renzi sui voti pentastellati
Intanto Matteo Renzi lancia la sua Opa sui voti pentastellati e durante un comizio in sostegno del candidato del Pd di Lodi, Simone Uggetti, al ballottaggio per le comunali, invita chi lo ascolta a «chiedere a chi ha votato Beppe Grillo se é contento del voto che ha dato». Perché, dice il sindaco di Firenze, «va bene dare il voto di protesta. Poi però cosa succede quando hai la possibilità di cambiare e rinunci perché stai sull'Aventino e perché insegui le ricevute e gli scontrini per la diaria e non ti rendi conto che ci sarebbero da fare cose vere per risparmiare?»

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