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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 21:20.
L'ultima modifica è del 12 giugno 2013 alle ore 10:39.

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Adele Gambaro e Beppe GrilloAdele Gambaro e Beppe Grillo

Un sasso che rotola, capace però di provocare una frana. Questa, per molti osservatori, la dinamica innescata dall'intervista choc della senatrice M5S Adele Gambaro che ieri ha puntato il dito contro la gestione politica del Movimento da parte di Beppe Grillo, provocando uno scoppio d'ira mediatico del leader culminato nella minaccia di espulsione alla "traditrice" preceduto dal lancio di un referendum on line sul "gradimento" della linea Grillo tra i militanti. Tra gli effetti collaterali del j'accuse di Gambaro, il consolidamento della "fronda", al Senato, che non è ancora uscita allo scoperto ma che potrebbe contare su un numero crescente di adesioni.

Lei, la ribelle, ha chiarito: la mia espulsione non è sul tavolo del movimento: «Su questo il capogruppo Morra mi ha rassicurato e io sono tranquilla». Poco prima la senatrice aveva escluso l'ipotesi di un suo passo indietro. «Non me ne vado al gruppo Misto. Sono ancora nel M5s e ci rimango finché non dovessero decidere di espellermi. Pretenderò da Grillo pubbliche scuse», aveva detto. Ma Grillo insiste e in un post pubblicato sul suo blog, dal titolo "Il rispetto degli impegni", è tornato a chiedere alla senatrice di dimettersi, mantenendo quanto da lei dichiarato prima di essere eletta: lasciare il Movimento 5 Stelle nel caso in cui non fosse più in sintonia con il movimento.

Il capogruppo Morra: Adele ha sbagliato, ora dovrà valutare
Oltre a Morra, Gambaro ha avuto un colloquio anche con l'ex capogruppo Vito Crimi. Al termine, Crimi l'ha abbracciata platealmente, davanti ai giornalisti. Conversando con l'ex senatore stellato Marino Mastrangeli, che le ha mostrato dal telefonino l'ultimo post del leader di M5s, con cui Grillo le chiedeva di fare un passo indietro e di lasciare il movimento, la senatrice ha detto: «Se Grillo mi minaccia lo denuncio. Neanche li leggo più (i post di Grillo, ndr). Voglio restare serena. Ma se ci sono minacce, valuterò se fare denuncia». «Adele ha sbagliato, ora dovrà valutare - ha affermato in serata Morra - . Non so quanto tempo ci vorrà, evitiamo conclusioni affrettate». Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato ha così commentato l'invito a lasciare il Movimento rivolto da Grillo.

Crimi: chi dissente libero di andarsene, ma se ne assume la responsabilità
Tra gli esponenti di primo piano dei grillini, i più allineati alle parole di Grillo, al momento la parola d'ordine è minimizzare e circoscrivere il "caso Gambaro" per evitare un "contagio". Vito Crimi, ex presidente del gruppo al Senato, parla oggi di «improvvide dichiarazioni di vario genere» di alcuni senatori, che spaziano «fino a fantomatiche previsioni di autodistruzione del MoVimento». Ma, ricorda Crimi sul suo profilo Facebook, «Chi ritiene di non condividere piu' il percorso e le idee del MoVimento 5 Stelle è libero di fare le sue scelte, ma dovrà assumersi la responsabilità». In coda, l'onore al meritoa Grillo per aver promosso la «rivoluzione culturale»del MoVimento 5 Stell: «l merito è di Beppe Grillo, prima in qualità di collettore di informazioni, proprio tramite il suo blog e poi come ideatore e propulsore del MoVimento stesso».

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