Obama celebra il processo di pace in Ulster pensando alla Siria

SLIGO - Barack Obama ha usato l'esempio irlandese, 15 anni di pace dopo gli accordi del Venerdi' Santo, per chiedere a fazioni divise da guerre religiose o etniche nel mondo di superare le differenze e scegliere il benessere economico invece della distruzione.
Obama si riferiva alla guerra civile siriane dove shiiti alawiti si scontrano con i sunniti o al conflitto fra israeliani e palestinesi, alle guerre civili che dalla Somalia al Mali tormentano l'Africa.

Un messaggio efficace, a Belfast, nella cornice di una centro in vetro e cemento davanti al porto che non sarebbe stato possibile costruire 20 anni in mezzo al rischio di attacchi terroristici.

Soprattutto un messaggio per i giovani. C'erano in 1800 questa mattina quando, prima la First Lady Michelle Obama, poi il Presidente degli Stati Uniti hanno parlato: "Buongirono Irlanda del Nord – ha detto Obama – due anni fa sono venuto a trovare i cugini irlandesi, essere irlandese a Chicago e' un grande aiuto per chi vuole fare politica...."un riferimento ai parenti da parte della madre di Obama che hanno antiche e profondo radici in Irlanda. Ma il messaggio centrale resta quello politico:"Un voto, quello irlandese che ha scelto 15 anni fa di sostituire ai pugni una mano tesa, fu una grande maggioranza che scelse di guardare oltre il sospetto, oltre le ferite della violenza per scegliere la pace...so che ci saranno dei problemi che qualcuno ha cercato di instillare di nuovo l'odio, ma hanno sempre fallito". Obama ha promesso altri aiuti all'Irlanda del Nord, ha annunciato un pacchetto di finanziamenti e di accorid commerciali e culturali. Il pacchetto di aiuti americani ammonta a 1.6 miliardi di dollari, ma una cinquantina di aziende americane hanno creato 5.000 posti di lavoro con investimenti di circa un miliardo di dollari negli ultimi cinque anni. Complessivamente, ha detto la Casa Bianca un programma congiunto Usa Irlanda ha creato 57.000 posti di lavoro.

Le promesse economica, quella per lo sviluppo, per la ricerca scientifica diventano la piattaforma sui cui Obama costruisce il suo messaggio per il resto del mondo dilaniato da conflitti interni:"

Oggi, adesso sparsi in angoli sperduti del mondo ci sono popolazioni che vivono nel conflittto – conflitto etnico, religioso, tribale – e sanno che c'e' qualcosa di meglio in alternativa, cercano di lasciare la mano pesante della storia e di archiviare la violenza. E studiano quello che state facendo, voi siete il progetto da seguire, siete la prova di quel che e' possibile, perche' la speranza e' contagiosa. Vi guardano per capire cosa farete quale sara' la prossima mossa..." ha detto Obama.
Ma oggi il mondo e' cambiato rispetto a 15 anni fa. Gli aiuti americani in quelle parti del mondo trafitte dalla guerra civile sono magri. Ci sono difficolta' di bilancio. Ci sono potenze emergenti o emerse come la Cina in grado di aiutare molto piu' di quel che puo'

fare l'America. E spesso i punti di vista sono molto diversi. Anche per questo il G8 mantiene un suo ruolo di collante, la sfide nuove vanno risolte insieme perche' un messaggio come quello di Obama raggiunga e lasci il segno a Damasco a Ramallah a Gerusalemme o nel cuore delle regioni africane devastate dalla violenza.
Un esempio delle difficolta'? Proprio oggi Obama si e' incontrato con Vladimir Putin, argomento centrale la Siria, ma i due la vedono in modo diverso. Cosa che non aiuta a diffondere le parole di Obama in arrivo dalla grande struttura di vetro davanti al porto di Belfast.

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