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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2013 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 23 giugno 2013 alle ore 14:50.

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Il premier: riforma Imu entro il 31 agosto, data fissata da legge
Nell'intervista a "In mezz'ora" Letta parla anche dell'abolizione dell'Imu sulla prima casa, altro tema caro al Pdl. «È stato fissato per legge che entro il 31 agosto ci sarà la riforma dell'Imu - ricorda - e ci impegnamo a mantenere l'impegno».

Le sentenze su Berlusconi? «Lavorare come se il tema non ci fosse»
Le sentenze sul leader del Pdl Silvio Berlusconi? «Ho sempre pensato che io devo lavorare come se questi temi non ci fossero - è il commento del presidente del Consiglio -, il mio governo rispetta l'autonomia della magistratura e deve essere chiaro che noi cerchiamo di lavorare per il Paese».

«Non dimentico di essere uomo del Pd»
L'attuale incarico di presidente del Consiglio, in un governo che vede la stretta collaborazione tra Pd e Pdl, non fa dimenticare a Enrico Letta il suo passato politico e la maglia che ha indossato. «Non ho dimenticato assolutamente» di essere un uomo del Pd e «sono molto orgoglioso di far nascere un partito da storie e riformismi diversi. Voglio che lo proteggiamo e facciamo crescere»: così risponde alla domanda se si sente «premier o uomo del Pd». «Mi sento su spalle la responsabilità che mi è stata affidata dal Parlamento e da Napolitano - aggiunge -. È l'unica cosa che mi interessa».

Sul caso Idem: voglio vedere le carte, decideremo insieme cosa fare
Il premier affronta anche il caso Josefa Idem. «Domani pomeriggio incontrerò la ministra Idem e insieme decideremo cosa fare». Letta fa dunque riferimento alla vicenda che vede protagonista la ministra per le Pari opportunità: mancato versamento dell'Ici su una palestra, con conseguente richiesta di dimissioni avanzata da Lega e M5s. «Voglio vedere tutte le carte, dobbiamo essere garantisti e - osserva - in grado di garantire che l'opportunità e il rispetto delle regole siano un elemento chiave del nostro governo». Tra le ipotesi sul tavolo anche quella delle dimissioni. «Nessun doppio standard», aggiunge.

Sui costi della politica: «Spero via libera in tempi stretti a provvedimento»
Una battuta anche sui costi della politica. «Mi auguro che i partiti approvino al più presto il provvedimento sui costi della politica - afferma il premier nell'intervista - in cui c'è un meccanismo fondamentale è cioè che se un cittadino non vuole non darà un euro ai partiti mentre se vuole farlo ci saranno incentivi fiscali, senza trucchi».

«Chi dice che la tempesta è finita sbaglia»
Il presidente del Consiglio illustra il criterio che, allo stato attuale, orienta la sua strategia di governo. «Il coraggio alle volte - spiega -, come in questa occasione, è avere la prudenza necessaria. Chi dice che la tempesta è finita sbaglia. Io sono il timoniere in questo momento e ho la responsabilità di fare le cose nel tempo giusto e con prudenza perchè la situazione rimane complicata». «Non siamo mai usciti da una situazione di rischio - continua il premier -, sono 5 anni che l'Italia è in difficoltà e siccome noi abbiamo il debito più alto, la nostra difficoltà è maggiore ma, con scelte azzeccate come quelle fatte dall'ultimo governo che ha rimesso i conti in ordine siamo in una una condizione che se non facciamo errori evitiamo aumenti fiscali e iniziamo una riduzione delle tasse».

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