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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 10:26.
9.30 - Il trio tutto femminile del collegio giudicante
Dopo che il pm Antonio Sangermano ha annunciato l'intenzione di non avvalersi della facoltà di replica, la presidente Giulia Turri con i giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia, si sono riunite in camera di Consiglio. La sentenza di primo grado è attesa nel pomeriggio anche se potrebbe esserci una tempistica diversa: «Se lasciate il vostro numero di cellulare - ha detto il presidente del collegio alle parti - verrete avvisati». In aula, a rappresentare la pubblica accusa, non c'é il procuratore aggiunto Ilda Boccassini che è in ferie. Insieme al pm Antonio Sangermano, é però presente Edmondo Bruti Liberati, capo della Procura di Milano.Gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno depositato una breve memoria con cui integrare l'arringa difensiva dello scorso 3 giugno: «Visto che il tribunale ha deciso di annettere i verbali resi da Karima, (al processo parallelo Ruby bis), abbiamo deciso per una breve memoria di commento alle sue dichiarazioni». L'ex premier rischia una condanna di sei anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici senza le attenuanti generiche (5 anni per induzione indebita e un anno per il reato di prostituzione minorile).
9.00 -La copertura mediatica
L'esterno del Palazzo di Giustizia è gremito di giornalisti, molti dei quali stranieri, presenti le tv giapponesi, russe e tedesche, Al Jazeera, la Cnn e Sky Londra.
Le telecamere (e i fotografi) non sono state autorizzate all'interno dell'aula e la presidente Giulia Turri ha invitato i cronisti a non riprendere con i telefoni cellulari ricordando che le immagini sono state affidate alla Rai che le diffonde in diretta via satellite.
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