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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2013 alle ore 19:58.

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Nella foto l'area check-in di Aeroflot nell'aeroporto di Mosca (Epa)Nella foto l'area check-in di Aeroflot nell'aeroporto di Mosca (Epa)

Il volo Aeroflot 150 da Mosca all'Avana è decollato regolarmente oggi alle 14,13 ora locale ma non ha seguito la solita rotta sopra la Scandinavia, poi Islanda e Groenlandia prima di virare a Sud sopra il Canada e gli Stati Uniti. Difficile non chiedersi se Edward Snowden, la talpa della Nsa, possa essere a bordo, ipotizza il Washington Post.

L'aereo, secondo il rilevamento del sito Flightracker, ha sorvolato l'Europa centrale, Bielorussia, Polonia, Germania e Francia e si prevede che atterri a Cuba alle 18,20 locali. La rotta prescelta è più lunga e potenzialmente meno sicura in caso di emergenza perché più lunga è anche la traversata Atlantica.

Tra le ragioni che porterebbero a escludere l'eventualità che Snowden sia a bordo, c'è il fatto che l'aereo russo ha sorvolato senza problemi Germania e Francia, paesi alleati degli Stati Uniti, che non hanno avuto apparentemente problemi a lasciarlo passare, contrariamente a quanto accaduto con il volo del presidente della Bolivia, Evo Morales,, costretto ad atterrare a Vienna il 3 luglio.

Il governo venezuelano «non ha ancora ricevuto una risposta formale» all'offerta di asilo all'ex consulente informatico della Cia e talpa del cosiddetto Datagate, che si è rivolto a 27 Paesi ricevendo invece di fatto solo rifiuti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Caracas, Elias Jaua.

Intanto, secondo il Guardian, Microsoft ha collaborato con l'intelligence Usa per far sì che le comunicazioni degli utenti potessero essere intercettate. Compresa Nsa, che ha aiutato ad aggirare le difese dello stesso sistema Microsoft. Sempre secondo il Guardian, anche Skype, che è stato acquisito da Microsoft nell'ottobre 2011, ha collaborato lo scorso anno con le agenzie di intelligence Usa per consentire al sistema di sorveglianza Prism di raccogliere conversazioni in video oltre che in audio.

Microsoft non concede e non offre al governo nessun accesso diretto a nessuno dei suoi prodotti. Lo afferma Microsoft replicando al Guardian, secondo il quale Microsoft ha aiutato la Nsa a bypassare decodificandolo il proprio software. «Abbiamo chiari principi che guidano le nostre risposte alle richieste del governo per le informazioni sui consumatori» afferma Microsoft.

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