Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2013 alle ore 19:20.
L'ultima modifica è del 15 luglio 2013 alle ore 10:39.

My24

Bonino: Calderoli ha offeso tutta l'Italia
«Le parole di Calderoli hanno offeso non solo Cecile Kyenge ma tutta l'Italia e tutti gli italiani». Lo ricorda a SkyTg 24 il ministro degli Esteri Emma Bonino.

Carfagna: dimissioni Calderoli sarebbero bel gesto
Il portavoce del gruppo Pdl alla Camera, Mara Carfagna - anche lei oggetto di duri attacchi sulla Rete, postati sul suo profilo Facebook da attivisti del Movimento 5 Stelle - osserva che «le dimissioni di Calderoli sarebbero un bel gesto che dimostrerebbe un serio pentimento».

Tosi: Calderoli ha sbagliato a offendere
Un'uscita infelice, perché è sempre sbagliato ricorrere a offese personali, ma no a strumentalizzazioni contro la Lega. La posizione espressa dai colleghi del Carroccio è che, alla fine, quella di Roberto Calderoli sulla ministra sia stata una battuta sicuramente sbagliata, ma che non vada strumentalizzata dal punto di vista politico. Dopo la frase pronunciata dal vicepresidente del Senato nei confronti di Kyenge - l'ha paragonata a un orango - il sindaco di Verona Flavio Tosi spiega, in un'intervista ad Agorà estate, che «Calderoli ha sbagliato, l'offesa personale non va usata, né nella vita né nel confronto politico». L'esponente leghista rimprovera anche al proprio compagno di partito di avere «spostato il tema su cose che sono offensive e di nessuna utilità, quando il problema dell'immigrazione é un problema vero di cui bisogna parlare». Gli fa eco il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: ««Da Calderoli un'uscita infelice senza se e senza ma. L'unica cosa da fare sono le scuse, che Calderoli ha fatto». L'uscita di Calderoli ha destato l'ira del capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha parlato di «inbarbarimento della vita civile». Per il premier Enrico Letta si è superato il limite. E il ministro del lavoro Enrico Giovannini definisce «inqualificabili» gli attacchi subiti dalla collega negli ultimi due mesi.

Salvini: «Napolitano, taci»
Nelle querelle si infila anche Matteo Salvini. Il segretario della Lega Lombarda non ha gradito l'intervento del Presidente della Repubblica sulle parole pronunciate da Roberto Calderoli. «Napolitano si indigna per una battuta di Calderoli. Ma Napolitano si indignò quando la Fornero, col voto di Pd e Pdl, rovinò milioni di pensionati e lavoratori?», ha scritto l'esponente leghista su Facebook. «Io mi indigno con chi si indigna. Napolitano, taci che è meglio!», ha aggiunto.

Assessore leghista del Veneto su Fb: insultato l'orango
L'assessore regionale veneto Daniele Stivali interviene a favore del compagno di partito Roberto Calderoli. Su Facebook l'esponente leghista posta diversi link che prendono di mira il ministro dell'integrazione, Cecile Kyenge. In particolare posta una foto di "L'antipolitica" in cui c'è l'immagine del ministro all'integrazione Cecile Kyenge e una frase dove si indica come vera vittima l'orango, «una creatura di Dio» che non si può paragonare ad «un ministro congolese». Lo richiama all'ordine il presidente dell Regione, Luca Zaia. «Non condivido le espressioni di Stival e lo invito a scusarsi e cancellare il post da facebook», afferma Zaia. «A Stivali - aggiunge - ricordo, per ricordarlo a me stesso e agli altri assessori, che da noi i veneti si aspettano soluzioni ai loro problemi, come la disoccupazione giovanile e una sanità sempre più efficiente, e non cose come queste». Dopo l'intervento di Zaia, l'assessore ai flussi migratori del Veneto chiarisce: con il post non volevo offendere. «Ho messo un post come centinaia di altri che ho tecnicamente "condiviso", come faccio tutti i giorni, lungi da me l'idea di criticare o voler offendere il ministro Kyenge. Visto però che si strumentalizza l'ho tolta subito».

Shopping24

Dai nostri archivi