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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2013 alle ore 11:28.

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Fisco ancora dribblato da Google. Nel 2012 solo 1,8 milioni di tasse in Italia

Google dribbla ancora il fisco italiano. Nel 2012 la controllata Google Italy, ha verificato l'agenzia Ansa, ha pagato all'erario solo 1,8 milioni di euro, come nel 2011.

Il fatturato di Google Italy, che nel 2012 ha realizzato 52 milioni di ricavi e un utile di 2,5 milioni, è rappresentato quasi esclusivamente da servizi prestati alla filiale irlandese Google Ireland, vera macchina da soldi che incassa i ricavi pubblicitari del colosso. Attraverso una attenta pianificazione fiscale, Google è infatti riuscita già in passato a limitare al minimo il pagamento delle tasse, suscitando le ire di Paesi come Gran Bretagna, Francia e Italia, nelle cui casse ha versato importi irrisori.

«Google rispetta le normative fiscali in Italia e in tutti i paesi in cui opera», ha replicato il portavoce di Google Italia Simona Panseri. «La realtà dei fatti - ha scritto in una nota - è che la maggior parte dei governi usa gli incentivi fiscali per attrarre investimenti stranieri e questo crea posti di lavoro e crescita economica e, naturalmente, le aziende rispondono a questi incentivi. E' una delle ragioni per cui Google ha stabilito la propria sede europea in Irlanda, unitamente alla possibilità di assumere personale qualificato. Se ai politici non piacciono queste leggi, loro hanno il potere di cambiarle. La nostra corporate tax rate complessiva nel 2012 è stata del 20% circa".

Le strategie fiscali del colosso diMountain View - un fatturato nel mondo da 50 miliardi di dollari e un utile di oltre 10 - sono nel mirino di molti Paesi europei. Nel novembre del 2012 l'allora sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, rispondendo a un'interrogazione parlamentare, aveva annunciato l'avvio da parte della Guardia di Finanza di una verifica straordinaria sulla filiale italiana di Mountain View, mentre l'Agenzia delle Entrate era al lavoro sull'esito di una precedente ispezione della Gdf, da cui era emerso che, tra il 2002 e il 2006, Google Italy aveva registrato redditi non dichiarati per circa 240 milioni (con un risparmio di 70 milioni di tasse) e Iva non pagata per 96 milioni di euro. Nel quinquennio successivo potrebbero essere 600 milioni, 120 all'anno.



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