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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2013 alle ore 06:57.

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Il cordoglio del papa
Papa Francesco esprime «la sua profonda partecipazione al dolore» provocato dall'incidente del bus in Irpinia, prega per le vittime ed invoca la «pronta guarigione per i feriti», impartendo «una speciale benedizione» ai familiari. Lo scrive il segretario di stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, in un telegramma inviato all'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. «Appresa la triste notizia del drammatico incidente stradale avvenuto presso il viadotto dell'autostrada A16 Napoli-Canosa, in cui hanno perso la vita molte persone, tra le quali diversi bambini, il Santo Padre - si legge nel telegramma - esprime la sua profonda partecipazione al dolore che colpisce codesto territorio campano e, mentre assicura fervide preghiere di suffragio per le numerose vittime, affinchè Dio padre conceda loro il riposo eterno, invoca dal signore una pronta guarigione per i feriti, ed invia come conforto per coloro che piangono la perdita dei propri cari una speciale benedizione apostolica».

La polizia: nessun segno di frenata
La polizia autostradale non ha rilevato segni di frenata da parte dell'autobus.Il mezzo secondo una prima ricostruzione si è strascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail finendo nella scarpata. La polizia sta valutando ogni possibile causa dell'incidente: dal funzionamento dell'impianto frenante del bus all'ipotesi dello scoppio di uno pneumatico formulata da alcune persone fino alla velocità dell'autocorriera. Ieri sera la Società Autostrade per l'Italia ha riferito che l'autobus prima di finire nella scarpata ha tamponato alcuni veicoli essendo giunto ad una velocità superiore a quella consentita su un cantiere segnalato con i display e con la segnaletica verticale ed orizzontale. Intanto sono in corsoaccertamenti sia sulla documentazione relativa al bus Volvo precipitato sia nella sede della "Mondo Travel" di Giugliano dove sono stati sequestrati anche i documenti degli altri mezzi della ditta, per verificare che tutto fosse in regola.

Lupi: il pullman era del 1995. Pronti a riferire in Parlamento
Il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, che è arrivato in serata alla camera ardente, ha reso noto che «il pullman era del 1995. Stamattina avevo ricevuto una prima notizia confortante, e cioè che era stata data revisione nel marzo 2013 ma risultava che il mezzo era del 2008 - ha detto Lupi - mentre un'oretta fa mi è stato detto che
il mezzo era stato reimmatricolato ed era del 1995». «Oggi stesso ho chiamato il ministro Franceschini e ho dato la nostra disponibilità al Governo a riferire in Parlamento immediatamente per le notizie che competono al ministero», ha proseguito Lupi.

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