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Questo articolo è stato pubblicato il 17 agosto 2013 alle ore 11:05.

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Sono più di diecimila i turisti italiani in Egitto che torneranno in patria nelle prossime ore. Lo riferisce il presidente della Fiavet (Federazione delle agenzie di viaggi e tour operator), Fortunato Giovannoni, spiegando che i tour operator sono al lavoro per «gestire al meglio l'emergenza».

Sono stati sospesi, infatti, per questo fine settimana i voli diretti nel Mar Rosso: Sharm El Sheikh, Marsa Alam, El Alamein, Marsa Matrouh. Dopo la nota diramata ieri dalla Farnesina che ha sconsigliato i viaggi in tutto il Paese dallo scalo romano di Fiumicino questa mattina in 600 hanno dovuto rinunciare alla vacanza (ma potranno cambiare destinazione o rinviare). Gli aerei verso i villaggi turistici e altre località egiziane decolleranno vuoti, per andare a riprendere i nostri connazionali.

Anche la stragrande maggioranza dei tour operator che aderiscono ad Astoi Confindustria Viaggi ha annullato le partenze per l'Egitto e sta contattando tutti i clienti in partenza per fornire loro alternative, "congelare" il viaggio o concordare il rimborso.

Anche dallo scalo lombardo della Malpensa sono partiti 4 voli diretti a Sharm el Sheikh, in Egitto per riportare in Italia i turisti presenti nei resort sulla costa del Mar Rosso. Sui voli erano prenotati, in partenza, 700 passeggeri che sono stati preventivamente avvertiti dai tour operator che il loro viaggio era stato annullato, offrendo loro alternative o rimborsi. Di questi, tuttavia, in 60 si sono presentati questa mattina all'aeroporto e gli addetti hanno loro mostrato il documento della Farnesina che «invitava» gli italiani a non recarsi in Egitto. A tutti i clienti, i tour operator hanno offerto un'alternativa di viaggio o il rimborso.

«Dopo la nota del ministero degli Esteri di ieri sera - aggiunge Giovannoni - abbiamo deciso, insieme alle altre associazioni, di rinviare o annullare i viaggi in Egitto e nel Mar Rosso: si tratta delle vacanze di 15 mila persone». Anche se esiste la possibilità di sottoscrivere una liberatoria per partire ugualmente sotto la propria responsabilità e questa mattina alcune centinaia di turisti si sarebbero dichiarati disponibili a partire.

«Alcuni tour operator - prosegue Giovannoni - hanno deciso di proporre ai clienti di rimandare la partenza fino a martedì in attesa che la situazione si chiarisca. Alcuni operatori hanno riferito che molte persone volevano partire comunque, ma io ho consigliato di bloccare i voli».

«È una situazione di emergenza e cerchiamo di gestirla al meglio a vantaggio dei clienti - fa notare Giovannoni - proporremo viaggi sostitutivi o rimborsi. È inutile parlare di cause perché ci troviamo di fronte a ragioni di forza maggiore».

In ogni caso Alitalia non ha cambiato il proprio operativo dei voli da e per l'Egitto. Lo afferma la stessa compagnia confermando che i collegamenti con Il Cairo sono al momento «regolari». Anche Meridiana sta garantendo tutti i voli. Non c'è stata alcuna cancellazione in questi giorni dell'operativo, anzi la compagnia aerea è disponibile ad incrementare la propria offerta di voli se ce ne fosse bisogno.

I consigli dell'Aduc sui diritti al rimborso
Hanno diritto al rimborso di quanto pagato i turisti che si vedranno annullare dai tour operator i viaggi in Egitto. Lo fa sapere l'Aduc dopo che la Farnesina ha sconsigliato le partenze in tutto il Paese, compreso il Mar Rosso, meta di molti italiani in questo periodo. In alternativa potranno usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o inferiore (in questo caso con la restituzione della differenza del prezzo). «Il rimborso è previsto - spiega il vice presidente Pietro Yates Moretti in una nota - entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione del prezzo pagato. Trattandosi di un annullamento per forza maggiore, non si ha diritto al risarcimento del danno per inadempimento del tour operator».

Se invece il tour operator non annulla il viaggio, «è possibile che le stesse condizioni generali del contratto di viaggio prevedano la possibilità di rinunciare senza penali nel caso in cui le autorità sconsiglino ufficialmente di partire, come è il caso per l'Egitto». In questo caso, si dovrà comunicare la rinuncia al viaggio al tour operator e al venditore (agenzia viaggi) tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.Se il contratto non prevede questa possibilità, chi ha sottoscritto una assicurazione per l'annullamento del viaggio, dovrà leggere attentamente le condizioni contrattuali per capire gli ambiti di copertura.

Se né il contratto di viaggio né l'assicurazione prevede l'annullamento, e il tour operator non annulla il viaggio, il turista - informa ancora l'Aduc- dovrà comunque e necessariamente rinunciare, inviandone comunicazione al tour operator e all'agenzia viaggi tramite raccomandata , facendo riferimento alla comunicazione del ministero degli Esteri. «In base ad accordi tra Ministero degli Esteri e i maggiori tour operator, è possibile che questi ultimi debbano rimborsare il prezzo integrale, posporre il viaggio o offrire un viaggio alternativo», chiarisce Moretti. E se il tour operator non rimborsa il biglietto, asserendo che la colpa della mancata partenza è del turista, «non rimarrà che far causa».

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