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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2013 alle ore 10:39.

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Boldrini: reato di clandestinità va superato
Due giorni dopo il naufragio del barcone carico di migranti, che ha causato la morte certa di 111 persone, ma con un bilancio ben lontano dall'essere definitivo, Lampedusa si risveglia ospitando il presidente della Camera Laura Boldrini. La seconda carica dello Stato, che qui sull'isola ha trascorso tanti momenti della sua attività come portavoce dell'Unhcr, è arrivata ieri in tarda serata, e per prima cosa ha reso omaggio alle vittime della tragedia allineate nell'hangar dell'aeroporto. Questa mattina Boldrini ha visitato il centro d'accoglienza di contrada Imbriacola, dove sono ospitati i 155 sopravvissuti, oltre alle tante centinaia di migranti giunti sull'isola nelle scorse settimane. Subito dopo Boldrini incontrerà la stampa per ribadire con forza quelle che sono le priorità cui far fronte dopo questa ennesima tragedia dell'immigrazione.

Come ha sottolineato il presidente della Camera ieri, «il reato di clandestinità va riconsiderato e superato. Perché mette in discussione il dovere di soccorrere le persone in mare. Mentre l'unico reato da considerare in questo caso è l'omissione di soccorso». E poi ancora la necessità di una "cabina di regia" per il controllo delle coste che impegni tutti i Paesi rivieraschi, e che non sia affidato soltanto ad uno Stato. Così come, infine, l'assoluta importanza del giungere ad una legislazione omogenea europea in tema d'immigrazione.

Stamani intanto le attività commerciali dell'isola sono riprese regolarmente dopo il giorno di lutto nazionale. Ieri, don Stefano Nastasi, il parroco di Lampedusa, ha celebrato una messa in memoria delle vittime del naufragio e successivamente ha guidato una processione lungo il corso principale, alla quale hanno partecipato migliaia di isolani. Sul fronte delle ricerche, invece, queste hanno subito un rallentamento sin da ieri mattina a causa delle condizioni del mare. Il relitto del barcone è stato individuato a 47 metri di profondità, di fronte all'isola dei Conigli, a poche decine di metri dalla statua marina della Madonna di Porto Salvo. Nella stiva del barcone, che ha già restituito una ventina di corpi oltre a quelli recuperati nelle immediate fasi del salvataggio, ci sarebbero in prevalenza donne e bambini.

Ed è partito dal porto di Lampedusa il corteo di barche di pescatori che andranno a posare una corona di fiori a largo della costa per rendere omaggio ai migranti del tragico naufragio dell'altro ieri. «I pescatori salvano vite - ha detto Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori - rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo in mare».

Oggi, tuttavia, nessuna immersione per tentare il recupero dei cadaveri intrappolati nel barcone affondato nel mare di Lampedusa. La conferma arriva dal nucleo sommozzatori dei vigili de fuoco. «C'è troppo mare, domani credo che saremo in grado di operare», viene spiegato. Nel frattempo sono in azione aerei ed elicotteri di Capitaneria di porto e Guardia di finanza che sorvolano il mare per avvistare corpi che dovessero eventualmente emergere. In questo caso, una motovedetta potrebbe recuperarli.

Severino: ora Europa dimostri di essere vera unione
Il messaggio dell'Europa dopo la "vergogna" di Lampedusa è stato «davvero inadeguato e sorprendente». Lo scrive in un intervento pubblicato dal Messaggero l'ex ministro Paola Severino, ricordando che la Commissione immigrazione ha scritto che "il nostro Paese è diventato una calamita per l'immigrazione a causa soprattutto di sistemi di intercettazione e dissuasione inadeguati".
Ma l'Italia «con i suoi 8mila chilometri di coste» rappresenta «il punto di passaggio di una tragica corrente umana che si potrebbe contenere e filtrare solo attraverso misure strutturali, interventi europei e intese internazionali con i Paesi di imbarco».

Ben venga dunque il «sia pur tardivo intervento di Barroso» e adesso «si dia seguito a quelle che finora sono e sono state soltanto parole» perché «solo una mobilitazione internazionale può aprire uno spiraglio verso una soluzione seria e stabile del problema». «Se l'Unione europea vuole essere - conclude Severino - una vera Unione, lo dimostri in questa occasione in cui la vergogna, l'orrore, le dimensioni del massacro sembrano avere incrinato il muro dell'indifferenza».

I superstiti del naufragio di Lampedusa, dopo essere identificati, saranno indagati per immigrazione clandestina dalla Procura di Agrigento. Nessuna iscrizione è ancora avvenuta, ma ci sarà perché è un atto dovuto, spiegano i magistrati, legato a una norma in vigore. Il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro.

Non ci saranno funerali pubblici per i migranti finora recuperati. L'unica ipotesi in questo momento ė quella di una breve commemorazione pubblica ed ė stata avanzata dal presidente della Camera Laura Boldrini e dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. In questo momento dunque si sta aspettando l'autorizzazione del magistrato, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore, per il trasferimento delle salme nei luoghi di destinazione: diversi comuni dell'Agrigentino hanno dato la loro disponibilità ad accogliere le salme.

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