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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2013 alle ore 14:15.
L'ultima modifica è del 20 ottobre 2013 alle ore 16:17.

Blitz pacifico davanti agli uffici del Catasto
Da registrare, a circa un'ora e mezzo dall'inizio della manifestazione, anche un pacifico e improvvisato blitz dei partecipanti davanti al ministero delle Finanze direzione centrale del catasto e dei servizi tecnici erariali, a largo Leonardi, una traversa di via Merulana. I manifestanti con degli ombrelli hanno composto una frase offensiva, affiggendo poi un manifesto con la scritta "O la ricchezza per tutti o lavorare non ha senso. Io non contratto".
Partenza in ritardo per attendere l'arrivo di 10 pullman fermati a Roma Nord
La partenza in ritardo rispetto al programma, hanno spiegato gli organizzatori poco prima dell'avvio della manifestazione, è stata causata dal mancato arrivo di vari pullman da alcune regioni. Almeno dieci pullman provenienti da Milano, Firenze e Bologna sono stati infatti fermati al casello di RomaNord. Il corteo è dunque rimasto fermo a lungo in piazza San Giovanni dietro lo striscione nero di apertura che recita: «Una sola grande opera. Casa e reddito per tutti. # sollevazione # assedio».
Gli slogan: «Occupiamo tutto», «Lotta dura casa sicura»
«Siamo tanti qua a piazza San Giovanni: vedo tanta gente legata ai movimenti del diritto all'abitare che vuole risposte». L'ex consigliere comunale di Roma, Andrea Alzetta, parlando davanti agli striscioni dei movimenti per la casa, per le occupazioni e per il blocco degli sfratti. Dietro di lui gruppi di manifestanti con degli ombrelli rivestiti e disegnati a mò di tetto. Le donne che tengono lo striscione gridano «un pò di qua un pò di là occupiamo la città», «Occupiamo tutto», «Lotta dura casa sicura».
No-Tav: Roma blindata per dare un segnale di intimidazione
A pochi minuti dal via, i manifestanti No-Tav accusano le autorità di aver militarizzato e blindato la Capitale « come da anni la Val di Susa», per dare «un segnale di intimidazione». Da noi - spiega una componente della delegazione delle associazioni No-Tav giunte dal Piemonte, «sono in arrivo i militari dall'Afghanistan, abbiamo un migliaio tra carabinieri e poliziotti che presidiano i cantieri e poi continue perquisizioni e denunce. Ma noi dalla nostra parte abbiamo tutti i diritti, anche quello di difendere il nostro territorio per chi verrà dopo di noi, loro invece esercitano solo il diritto del più forte. Il corteo di oggi indica che c'é un'esigenza di diritto, alla casa, al lavoro, all'ambiente».
Controlli nella notte, fermati cinque black bloc francesi
Molti i controlli effettuati nella notte dalle Forze dell'ordine della Capitale, dove è massima allerta per la manifestazione. Presidiati, in particolare, i molti obiettivi sensibili che si trovano sul tragitto del corteo del pomeriggio, come la Banca d'Italia e il ministero dell'Economia. I controlli preventivi predisposti dal questore Fulvio della Rocca, che giovedì hanno portato al fermo di cinque black bloc francesi e alla scoperta di un furgone con materiale da guerriglia urbana, hanno visto impegnati Polizia e Carabinieri tutta la notte in varie zone della città, e continueranno anche nella mattinata di oggi e a ridosso della manifestazione. Intanto, nella Capitale è giunto un primo pullman con a bordo una delegazione di una cinquantina di No Tav provenienti dalla Val di Susa. Qualche altro pullman - non oltre dieci - è in arrivo a Roma dal Nord Italia, ma la maggior parte dei manifestanti si prevede arrivi alla spicciolata. Al corteo di oggi sono attese circa 20mila persone.
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