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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2013 alle ore 07:15.
L'ultima modifica è del 08 novembre 2013 alle ore 08:33.

In casa c'è sempre stata un'automobile, perché serviva a mio padre per lavoro. Ho il vaghissimo ricordo di una vecchia Balilla nera, gloriosa auto d'anteguerra, e quello più nitido di una Topolino("Comoda dentro, piccola fuori" diceva lo slogan con cui venne pubblicizzata): 85 chilometri orari come velocità massima, 6 litri di benzina per 100 chilometri. Quando arrivò la Seicento, sembrava una Ferrari. L'auto di massa fu il simbolo più visibile del miracolo economico. Dal 1949 al 1959 la Fiat passò da 71mila a 450mila veicoli prodotti. E nel decennio successivo li quadruplicò.

Abituati all'utilitaria, prima che arrivasse il televisore la nostra vita fu rivoluzionata dal frigorifero, anzi dal "frigidaire ", come si diceva allora. Era un colossale armadio bianco che conservava bene gli alimenti, senza che fosse necessario nasconderli da qualche parte sul balcone. Le temperature dell'Aquila sono un frigorifero naturale, ma ci fu comunque un forte cambiamento di abitudini. Nel 1959, in Italia i frigoriferi erano ancora 370mila (dieci anni dopo sarebbero diventati 1 milione e mezzo), le lavatrici soltanto 72mila (in quattro anni sarebbero passate a 262mila). Evitare il lavaggio manuale della biancheria fu uno dei primissimi passi verso l'emancipazione femminile. Ma se l'acquisto della lavatrice fu accolto con sollievo, mia madre rinviò per anni quello della lavastoviglie, che considerava un lusso inutile. Noi ci battemmo per comprarla e alla fine arrivò, ma per metterla in funzione era indispensabile un carico pieno. Altrimenti, tutto a mano.
L'industria italiana degli elettrodomestici era al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone, mentre la Olivetti conquistava una sua leadership per la qualità delle macchine per scrivere, con una produzione quadruplicata tra il 1959 e il 1963. Un miracolo che purtroppo nei decenni successivi è andato progressivamente spegnendosi. In memoria degli anni d'oro, conserviamo nella nostra casa natale un meraviglioso modello di macchina per scrivere del 1950 - la prima Olivetti portatile, credo - perfettamente funzionante. Era di mio padre, e sui suoi tasti io e mio fratello abbiamo imparato a scrivere. Il telefono, me lo ricordo da sempre. Era a muro (così l'abbonamento costava meno), attaccato alla parete del corridoio. Un modo per risparmiare era anche averlo in duplex con un abbonato dello stesso palazzo. La scelta era decisiva. Bisognava "imparentarsi" con qualcuno che telefonasse poco perché, se uno parlava, il telefono dell'altro era muto. A noi andò bene. Il capo della polizia municipale che abitava al piano di sopra aveva una famiglia sobria e poco loquace. Lui mi fece da padrino alla prima comunione, e le nostre famiglie erano amiche ma si davano del "lei".
SALE, ZUCCHERO E CAFFÈIn libreria. Mondadori Rai Eri manda oggi in libreria il nuovo libro di Bruno Vespa, già direttore del Tg1, ideatore e conduttore della trasmissione Porta a Porta su Rai1. Il volume si intitola Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica.

È un libro di ricordi e di testimonianze che partono dalla prima infanzia e arrivano al 31 ottobre 2013, con l'ultima dichiarazione di Silvio Berlusconi.
Si parte dalle rovine e dalle stragi della guerra e si passa via via alla ricostruzione, al miracolo economico, agli anni 60 e, dalla strage di piazza Fontana in poi, anche alle testimonianze di Vespa come cronista della Rai dov'era arrivato con il concorso, fino al potere (e all'arroganza) della Prima Repubblica, all'ascesa e alla caduta della Seconda.
In questa pagina pubblichiamo in anteprima uno stralcio del primo Capitolo Non è il diavolo, nonna?

Con Mondadori ha pubblicato: Telecamera con vista, Il cambio, Il duello, La svolta, La sfida, La corsa, Dieci anni che hanno sconvolto l'Italia. 1989-2000, Scontro finale, La scossa, Rai, la grande guerra, La Grande Muraglia, Il Cavaliere e il Professore, Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi, Vincitori e vinti, L'Italia spezzata, L'amore e il potere, Viaggio in un'Italia diversa, Donne di cuori, Nel segno del Cavaliere, Il cuore e la spada, Questo amore e Il Palazzo e la piazza.

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