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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 12:11.
L'ultima modifica è del 22 novembre 2013 alle ore 18:58.

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Il presidente del Senato, Pietro Grasso (LaPresse)Il presidente del Senato, Pietro Grasso (LaPresse)

La conferenza dei capigruppo di palazzo Madama ha confermato il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore per il prossimo 27 novembre. Tuttavia, il voto è legato al via libera alla legge di stabilità il cui approdo in Aula è previsto per lunedì pomeriggio. «Il voto sulla decadenza di Berlusconi è in coda alla legge di stabilità», ha riferito il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Sabrina De Camillis.

Grasso: questione decadenza chiusa
Intanto il presidente del Senato Pietro Grasso ha risposto in aula ai membri di centrodestra del Consiglio di presidenza (Fi-Pdl, Lega, Gal) che avevano chiesto una nuova riunione e un rinvio del voto sulla decadenza. Lo ha fatto non accogliendo la richiesta e dichiarando chiusa la questione: «Non si ravvisano gli estremi per una nuova convocazione del Consiglio di Presidenza ai fini del prosieguo di un dibattito su una questione già dichiarata formalmente chiusa il 6 novembre, in assenza di proposte di natura disciplinare a seguito dell'informativa resa dal Presidente», ha detto Grasso, che ha ribadito come nella camera di consiglio della Giunta delle elezioni dello scorso ottobre non ci sia stata «alcuna violazione della segretezza dei lavori», così come lamentato dal centrodestra. E ha aggiunto che ad ogni modo il regolamento del Senato non fa riferimeno all'obbligo della segretetezza. Lo ha fatto ricordando che «la discussione da parte dell'assemblea» sulla decadenza di Berlusconi è«già calendarizzata per il 27 novembre».

Forza Italia pronta alle barricate: non si può votare su decadenza in Aula
Ma Forza Italia promette di alzare le barricate. La linea è: non si può votare la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi senza aver risolto la questione delle violazioni del regolamento durante la camera di consiglio della giunta per le elezioni chiamata a dirimere la questione. Né bastano le risposte che oggi sono arrivate dal presidente del Senato. A rilanciare è la senatrice Elisabetta Casellati, prima firmataria della lettera con la quale i componenti del consiglio di presidenza del centrodestra si sono rivolti alla seconda carica dello Stato per chiedere di convocare una nuova seduta. «Grasso, ancora una volta, non ha risposto alla nostra richiesta. Ed anche se ritenesse chiusa la faccenda della violazione del regolamento resta sul tappeto la questione di definire quale sia l'organo competente a decidere sulle violazioni del regolamento», osserva Casellati.

Alfano: decadenza può aspettare
Anche il Ncd di Alfano promettere di dare battaglia. «Sulla decadenza non ci muoveremo di un millimetro. In Aula faremo battaglia fino in fondo», ha detto Angelino Alfano ai senatori di Ncd in vista del 27 novembre e, secondo quanto viene riferito, ha dato il via libera alla presentazione di odg o pregiudiziali contro la decadenza. Ma ha sottolineato che «il voto non avrà riflessi sul governo». E ancora, secondo quanto riporta l'agenzia Dire: «Ci vuole il tempo che ci vuole, la legge di stabilità riguarda milioni di italiani e non si può mettere la fiducia e votarla in due giorni perché mercoledì il Pd vuole far decadere Berlusconi da senatore».

Epifani, conferma data voto scelta buon senso
Soddisfatto il segretario del Pd Guglielmo Epifani: «Oggi la conferenza dei capigruppo e il presidente Grasso hanno confermato il 27 novembre come data per il voto sulla decadenza. Mi sembra una scelta di buon senso e non è vero che da noi si sia cercata un'accelerazione».

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