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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2013 alle ore 17:01.
L'ultima modifica è del 11 dicembre 2013 alle ore 22:04.

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Rischio degenerazione, l'allarme degli 007
Il rischio di degenerazioni della protesta dei forconi era stato segnalato nei giorni scorsi dall'Aisi (agenzia informazioni e sicurezza interna), in alcuni informative che mettevano in guardia soprattutto da possibili 'infiltrazionì da parte di soggetti interessati ad alimentare il caos ed a compiere violenze. E, nelle ultime informative, ci sono anche avvisi su possibili atti eclatanti da parte non necessariamente dalla confusa galassia-forconi, ma anche da singoli individui, «cani sciolti mossi da esasperazione o da progetti precisi». Il pensiero va allo scorso 28 aprile, quando Luigi Preiti sparò davanti a Palazzo Chigi ferendo due carabinieri. Si soffermerà anche sulle possibili evoluzioni di questo movimento di protesta il direttore dell'Aisi, generale Arturo Esposito, che giovedì sarà ascoltato dal Copasir.

Berlusconi: rinvio incontro
«Ho deciso, per evitare ogni possibile strumentalizzazione, di rinviare l'incontro previsto per questo pomeriggio con una delegazione di autotrasportatori, ma rivolgo il mio invito al governo affinché si faccia subito interlocutore attento delle istanze rappresentate da migliaia di aziende che stanno pagando la politica recessiva degli ultimi 2 anni» ha spiegato Silvio Berlusconi in una nota. . Lo dice Silvio Berlusconi. «Da giorni il nostro Paese é bloccato dall'azione di protesta che vede insieme molte categorie produttive, ivi compresa una parte degli autotrasportatori, e che sta provocando disagi alla popolazione e al commercio» ha spiegato il leader di Forza Italia in una nota. E domani alle 11 il ministro Angelino Alfano riferisce alla Camera.

Calvani: finito comizio a Genova va via in Jaguar
Intanto Danilo Calvani, l'agricoltore leader del coordinamento 9 dicembre annuncia: «Se sarà votata la fiducia al Governo Letta sarà l'ennesimo colpo di Stato e noi in maniera civile e democratica, rispettando l'ordine costituito, faremo ciò che prevede la nostra Costituzione cioè delegittimeremo questa classe politica e andremo tutti a Roma». «Tra domani e dopodomani -ha aggiunto Calvani- decideremo la data ma probabilmente si terrà la prossima settimana. Stiamo lavorando con la questura di Roma per organizzare una manifestazione democratica. Non ci interessano iniziative illegali», ha concluso il leader della protesta. «Le questure ci hanno chiesto di segnalare gli infiltrati e noi lo faremo - ha spiegato - . Vi prego quindi di segnalare i nomi di Napolitano, Letta, Alfano e Berlusconi perché questi sono i veri infiltrati più pericolosi degli altri». I veri Forconi ha spiegato Calvani «si trovano in Sicilia dove la protesta in questo momento è pacifica. Purtroppo la nostra sigla viene associata a gruppi di teppisti ed eversivi con i quali non c'entriamo nulla. Ci dissociamo a gran voce dalla violenza in atto in altre parti del Paese». Finito il comizio in piazza De Ferrari, a Genova, se ne e' andato via in Jaguar. A un giornalista che gli chiedeva come potesse viaggiare su un'auto cosi' costosa, Calvani ha risposto: «non e' mia».

Le reazioni
«Dopo il voto di oggi» sulla fiducia al governo «i forconi dovrebbero entrare in Parlamento» ha detto il segretario federale della Lega Matteo Salvini parlando ai cronisti di Montecitorio. E sulla protesta è intervenuto anche il ministro dell'Economia: «Le proteste sono sempre accettabili purché non degenerino» ha commentato Fabrizio Saccomanni. Un invito a comprendere le ragioni del disagio viene da Gianni Alemanno: «Nella protesta dei Forconi - dice l'ex sindaco di Roma - ci sono, come in tutte le altre manifestazioni, degli infiltrati, ma non si può cadere nella logica della facile criminalizzazione perché sarebbe una pessima risposta. La politica deve capire le ragioni della protesta e dare una risposta senza cadere nella tentazione della criminalizzazione». Per Riccardo Fraccaro, deputato M5s, è una piazza «scesa in campo per andare contro la casta. E qualsiasi forma assuma ha ragione, via tutti e occorre costruire dall'inizio». Quanto all'accusa che neanche i grillini rappresentino la manifestazione in questo momento, risponde: «fanno bene a non chiamarci, ripeto: devono andare a casa tutti, anche noi del m5s. Questo parlamento é illegittimo. Si torni al voto. Come si fa a chiedere alle forze dell'ordine di alzare gli scudi e i manganelli contro chi non ha da mangiare?».

I violenti vanno fermati per il senatore del Pd Vannino Chiti: «Da tre giorni il ministro Alfano annuncia che il governo non tollererà che le manifestazioni dei forconi violino la legalità e paralizzino le città- spiega Chiti - con la violenza e blocchi. D'accordo. Sarebbe però il caso di cominciare a farlo oltre che annunciarlo».

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