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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2014 alle ore 18:15.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2014 alle ore 11:29.

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Matteo Renzi in visita all'Ospedale di Parma (Ansa)Matteo Renzi in visita all'Ospedale di Parma (Ansa)

Un'altra notte tranquilla per l'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani, ricoverato da domenica all'ospedale Maggiore di Parma dopo una emorragia cerebrale che lo aveva colpito nella sua casa di Bettola, nel piacentino. Il decorso post-operatorio, confermano questa mattina fonti ospedaliere, prosegue regolarmente e questo pomeriggio, attorno alle 15,30, sarà reso noto il sesto bollettino medico.

Pier Luigi Bersani è in condizioni stazionarie e rimarrà in terapia intensiva almeno altri 5 giorni. Lo hanno riferito ieri pomeriggio i medici dell'ospedale Maggiore di Parma incontrando i giornalisti per l'ultimo bollettino medico relativo all'ex segretario del Pd colpito domenica da un'emorragia cerebrale dovuta a un aneurisma.
I medici hanno confermato che Bersani è «cosciente e collaborante« e che «permane l'assenza di deficit neurologico«, spiegando che la permanenza nel reparto di terapia intensiva è prassi nei casi di emoragia subarcnoidea: «4-5 giorni è il tempo durante il quale potrebbero sorgere potenziali complicanze, che al momento però non si stanno evidenziando, per provvedere in modo adeguato e tempestivo«. Secondo quanto riferito dai medici tra le complicanze ci sarebbe anche l'ischemia.
Sui tempi di dimissione di Bersani, l'equipe medica non si può sbilanciare e si limita a fare sapere che l'ex-segretario del Pd, dopo la terapia intensiva, dovrà affrontare «un periodo medio-lungo in un altro reparto dell'ospedale«.

Pier Luigi Bersani, colpito da emorragia subarcnoidea domenica poco prima di pranzo, sta superando bene la fase post operatoria, non è più sedato e parla, anche se solo per qualche minuto al giorno, con la moglie e le figlie. Il dottor Ermanno Giombelli che assieme al suo staff domenica sera ha eseguito uno degli interventi più complessi in neurochirurgia, continua a essere prudente in attesa di sciogliere definitivamente la prognosi, ma all'ospedale Maggiore di Parma ora dopo ora si è sempre più ottimisti. Anche in casa Pd si comincia a tirare un sospiro di sollievo, come ha fatto capire ieri il segretario in serata dopo una breve visita ai familiari.

Renzi in visita: «Aspetto Pierluigi per tornare a discutere, anche a litigare»
Nel pomeriggiodi ieri la visita del neo-segretario del Pd, Matteo Renzi, che è entrato nel nosocomio da un ingresso secondario, evitando così i cronisti in attesa. «Aspetto Pierluigi per tornare a discutere, anche a litigare, l'importante è che lui, che è bello tosto, sia riuscito a superare questa fase che è la più difficile», questo il commento del sindaco di Firenze lasciando poco dopo l'Ospedale Maggiore di Parma dove è ricoverato il suo ex avversario alle primarie Pd di fine 2012.

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