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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2014 alle ore 15:10.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 11:56.
Quanto al problema della devastante politica di austerity, la nuova impostazione che risulta dalla conclusione del Consiglio europeo di dicembre sembra finalmente di segno opposto. Si sta creando, anche attraverso l'attiva partecipazione del ministro Enzo Moavero, un sistema di "solidarietà europea per facilitare le riforme dei singoli Stati membri nelle aree chiave per lo sviluppo, l'occupazione e la competitività delle imprese". Si arriverà così all'emissione di titoli europei (come gli eurobond a suo tempo voluti da Giulio Tremonti) e di garanzie nell'interesse di tutti gli Stati, compresa la Germania. Commissione e Consiglio si sono impegnati a elaborare un progetto e a presentarlo al Consiglio di ottobre 2014, durante la presidenza italiana.
La globalizzazione regolamentata può dunque prendere avvio dall'Europa, sicché è bene che i cittadini italiani prendano coscienza della inanità delle provocazioni antieuropee e delle scettiche urla nei confronti dell'Ue e della moneta unica, figlie di un vuoto populismo e di un distruttivo cinismo, che malauguratamente troppo da vicino ricorda il dramma del poeta latino Terenzio, Heautontimorumenos, ossia punitore di se stesso.
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