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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2014 alle ore 12:35.
L'ultima modifica è del 16 febbraio 2014 alle ore 09:54.

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Un cambio di passo con una squadra èiù snella. È a questo obiettivo che sta lavorando in queste ore il segretario del Pd Matteo Renzi in vista della sua investitura a palazzo Chigi. Ma le numerose richieste e le tante tessere del puzzle da comporre stanno mettendo in discussione la cura dimagrante immaginata in un primo momento. I ministri della squadra di Renzi non saranno i 21 dell'esecutivo Letta ma neppure

Le "consultazioni" di Renzi
Renzi ha incontrato a Firenze, in una località top secret, lo scrittore Alessandro Baricco e l'ad di Luxottica Andrea Guerra, giunti stamani in treno nel capoluogo fiorentino. Ma anche personalità del mondo imprenditoriale come il presidente di Medusa Carlo Rossella e il patron della Tod's Diego Della Valle. La località degli incontri di Renzi non è nota, a palazzo Vecchio Renzi non risulta essere rientrato. Sia Baricco che Guerra sono stati sostenitori del leader Pd dalle iniziative della Leopolda. E sono stati indicati fra i possibili ministri del nuovo Governo.

Ma Baricco dice «no»
Lo scrittore Alessandro Baricco avrebbe detto no alla proposta di entrare in un governo guidato da Matteo Renzi, pur rendendosi disponibile a collaborare. Sarebbe questo l'esito dell'incontro avuto oggi a Firenze fra il segretario del Pd, che sta elaborando la lista dei ministri e lo scrittore torinese, che comunque si sarebbe detto pronto a collaborare con il lavoro dell'esecutivo.

Obiettivo squadra snella
Il puzzle è complesso. Il premier in pectore sta scrivendo l'elenco della sua squadra: con lui, in questa stesura, ha voluto soltanto Graziano Delrio, futuro sottosegretario alla presidenza del Consiglio. L'idea di Renzi è chiudere quanto prima, con alcuni punti fermi: un esecutivo snello, con una folta rappresentanza di donne e giovani. «Non sarà - spiegano fonti vicine al sindaco fiorentino - una operazione di facciata: per rendere operativa la "rivoluzione" annunciata, a partire da Job Act, saranno indicate persone "qualificate" e fidate nei dicasteri chiave».

Rompicapo Economia: tra Reichlin, Padoan, Bini Smaghi e Barca
Un segno di discontinuità sarebbe mettere una donna al ministero dell'Economia, la poltrona più pesante. I nomi più accreditati sono quelli di Pier Paolo Padoan, appena nominato alla guida dell'Istat, e Fabrizio Barca, direttore generale del Tesoro ed ex ministro tecnico della Coesione territoriale con Mario Monti. Restano in campo anche Lucrezia Reichlin (economista alla London School of Economics e candidata alla vicepresidenza della Banca di Inghilterra) e Lorenzo Bini Smaghi (ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea), mentre spunta per la prima volta anche Gianpaolo Galli, ex chief economist di Confindustria con esperienza in Europa ed entrato in

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