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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2014 alle ore 17:50.

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Erano oltre 150 i cardinali presenti nell'aula nuova del Sinodo per l'apertura del primo Concistoro straordinario dell'era di Papa Francesco, che era presente assieme al segretario di Stato, Pietro Parolin (che sarà creato cardinale sabato prossimo).

Al centro del summit la famiglia, con particolare attenzione al tema delle situazioni dei coniugi divorziati e risposati, di cui è occupato nella lunga relazione introduttiva il cardinale tedesco Walter Kasper. «Cerchiamo di approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che dobbiamo attuare nelle condizioni attuali. Facciamolo con profondità e senza cadere nella "casistica" perché farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro», ha detto il Papa introducendo i lavori con parole profondamente meditate e pesate, ha specificato il portavoce padre Federico Lombardi, il quale riferendo della relazione di Kasper (e in particolare sul tema dei divorziati) ha detto che l'impostazione di fondo è di «andare al di là del rigorismo e del lassismo, coniugando in modo credibile il binomio inscindibile tra la fedeltà alle parole di Gesù e la misericordia nell'azione pastorale della Chiesa».

Il cardinale Kasper, a Vatican Insider, ha dichiarato - sempre sulo stesso tema -: «Io ho parlato della necessità del discernimento, ci sono situazioni molto diversificate, ci sono regole generali ma poi anche situazioni concrete. Il Papa ha parlato di pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore, intelligenza pastorale, io ho parlato di discernimento delle situazioni concrete: le singole persone non sono solo dei casi ma hanno la loro dignità che va riconosciuta».

Insomma sarà questo uno dei temi più scottanti della discussione che poi si riproporrà nel sinodo di ottobre. «Non si può parlare in generale. Faccio un esempio: sono stato vescovo per dieci anni e quando ero vescovo è venuto da me un parroco che mi ha parlato di una madre (che era divorziata risposata, ndr) e stava preparando il figlio alla prima comunione. Il figlio avrebbe fatto la comunione e lei no. Ora, mi domando: è possibile questo? C'è il pentimento, la misericordia e il perdono di Dio. Possiamo negare la remissione peccatorum?».

In ogni caso il Papa oltre alle riforme di struttura di cui molti cardinali hanno discusso nei giorni scorsi, ha voluto aprire il "cantiere" su un tema pastorale molto sentito, che potrebbe avere anche dei riflessi canonici (cioè giuridici). C'è il rischio di una spaccatura all'interno del collegio cardinalizio sulle questioni relative alla famiglia? «No - ha detto Kasper - questo è un contesto sinodale, bisogna raggiungere il consenso, abbiamo bisogno di scambi, argomenti, e anche preghiere».

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