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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2014 alle ore 14:41.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2014 alle ore 10:24.
Germania a Russia: no a interferenze sulla sovranità in Ucraina
Berlino mette in guardia Mosca contro l'intervento militare in Ucraina pur affermando che «una nuova divisione dell'Europa può ancora essere evitata». «Chiediamo con urgenza alla Russia di astenersi da qualsiasi interferenza alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina», ha detto il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. «Siamo su una strada molto pericolosa che porta ad una escalation della tensione. Una marcia indietro è ancora possibile. Una nuova divisione dell'Europa può ancora essere evitata», ha aggiunto.
John Kerry: incredibile atto d'aggressione
L'incursione militare russa in Ucraina è «un incredibile atto di aggressione». Lo afferma il Segretario di Stato, John Kerry, che oggi ha rilasciato interviste a tutti i maggiori canali tv americani. Vladimir Putin, sottolinea Kerry, ha fatto «un'assordante scelta del tutto volontaria» per invadere un altro Paese e la Russia «si comporta come fosse nell'800». Kerry osserva che la Russia deve rispettare il processo democratico attraverso il quale il popolo ucraino ha spodestato il presidente filo-russo e messo insieme un nuovo governo. Esiste la «concreta possibilità» che gli Stati Uniti boicottino il prossimo G8, in programma a giugno a Sochi, in Russia, ha detto Kerry che alla Abc ha anche incoraggiato gli altri paesi membri del G8 a fare lo stesso. Cosa che Canada, Francia Gran Bretagna hanno fatto.
Destra americana a Obama: agisca contro la Russia
Cresce la pressione della destra americana su Barack Obama, perchè agisca concretamente contro la Russia. Molti parlamentari repubblicani chiedono che l'inquilino della Casa Bianca, in segno di protesta per l'intervento armato in Crimea, interrompa ogni colloquio di carattere commerciale con Mosca e cacci Putin dalle organizzazioni internazionali, dal G8 al Wto, fino al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
"Sono profondamente preoccupato - attacca l'ex sfidante di Obama, il repubblicano John McCain - che la presenza russa in Ucraina possa espandersi se il presidente non dovesse agire in modo concreto e definire meglio le conseguenze di cui ha parlato due giorni fa". Marco Rubio, pensa alla sospensione di ogni colloquio commerciale: "Tutti i negoziati con Mosca su qualsiasi questione estranea a questa crisi, compreso il commercio e altri temi, devono essere immediatamente sospesi", chiede il senatore repubblicano della Florida.
Ted Cruz, repubblicano del Texas, amatissimo dai Tea Party e possibile contendente alle elezioni del 2016, chiede che gli Stati Uniti chiedano immediatamente l'espulsione della Russia dal G8, il cui accesso, osserva, dovrebbe essere limitato a paesi che "possono contribuire ad un ordine civile". "E se i russi persistono con questa azione aggressiva - aggiunge Cruz - dobbiamo esaminare misure ulteriori, come la sospensione dall'Organizzazione mondiale del commercio e anche dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
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