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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2014 alle ore 14:41.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2014 alle ore 10:24.
Mercati in fibrillazione
C'è fibrillazione sui mercati finanziari per il peggioramento della crisi in Ucraina. A poche ore dall'apertura delle piazze finanziarie in Asia, diversi analisti ed esperti si attendono una generale corsa verso beni e attività rifugio e considerate più sicure come l'oro o le obbligazioni del Tesoro Usa. Attenzione anche alle monete come lo yen, che sul mercato elettronico di Sidney sta già segnando una crescita dello 0,5% mentre l'euro segna un ribasso dello 0,3% a 1,3768 sul dollaro. Occhi puntati poi sul prezzo del petrolio.
Seppure l'area interessata sia cruciale più per il gas, tuttavia le quotazioni del greggio sono sempre il sismografo più sensibile a ogni turbolenza internazionale. Per l'analista di Saxo Bank Ole Hanse, citato da Bloomberg, «il futuro immediato è un prezzo più elevato per petrolio e gas naturale e la reazione probabile sarà di cautela» anche se molti concordano come per il momento l'Europa, sia per la fine della stagione invernale che per le altre fonti di approvvigionamento disponibili non corra rischi a breve sul fronte delle forniture.
Nella giornata di lunedì quindi si attende una generale vendita su azioni e strumenti dei paesi emergenti, una tendenza già in corso da alcune settimane peraltro dopo l'avvio del tapering negli Usa, il rallentamento della crescita in Cina e le tensioni politiche in Turchia, Venezuela e Thailandia. Un movimento al ribasso che però potrebbe contagiare anche i mercati dei paesi occidentali specie se le notizie da Kiev e la Crimea dovessero peggiorare ulteriormente.
Monito della Georgia, teatro dell'ultima Guerra di Putin nell'ex Urss
''La comunità internazionale deve rispondere immediatamente'' a quanto sta accadendo in Crimea ''per costringere la Russia a rinunciare all'uso della forza''. Lo ha dichiarato il premier georgiano Irakli Garibashvili, denunciando che ''in caso contrario, si rischia un'altra ondata di aggressioni e occupazioni, che la Georgia ha vissuto in prima persona''. ''Tutti gli sforzi devono essere fatti per evitare la violazione dell'integrita' territoriale e della sovranita' dell'Ucraina'', ha aggiunto sollecitando una riposta in questo senso in particolare da Unione europea e Stati Uniti.
Riunione d'emergenza Ocse a Vienna
"Oggi discuteremo le implicazioni di questo per la pace e la sicurezza europea e le per le relazioni della Nato con la Russia" ha detto ancora, sottolineando che sempre oggi si riunira' la Commissione Nato-Ucraina. "Noi chiediamo a tutte le parti coinvolte di portare avanti tutti gli sforzi per allontanarsi da questa situazione pericolosa - ha concluso - in particolare chiedo alla Russia di fermare l'escalation delle tensioni". (an. man.)
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