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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2014 alle ore 07:16.
L'ultima modifica è del 04 marzo 2014 alle ore 18:25.

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Dopo aver fatto richiesta alla Duma di intervenire con la forza in Ucraina e aver causato un innalzamento della tensione internazionale, Vladimir Putin parla nella sua prima conferenza stampa dalla fuga dell'ex leader ucraino, Viktor Yanukovich. Che, dice Putin, è l'unico presidente legittimo d'Ucraina. Poi però sembra contraddirsi perché afferma: Yanukovich non ha futuro politico, non ha chance di tornare in sella. «Io gliel'ho detto» sottolinea Putin. «In Ucraina sarebbe stato ucciso, per questo motivo Mosca ha deciso di aiutarlo». Chiarisce però un punto: il governo di Mosca non riconoscerà le presidenziali ucraine fissate per il 25 maggio se si svolgeranno in un clima di terrore.

Mentre Putin fa sapere che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Xi Jinping, il segretario di Stato Usa John Kerry arriva a Kiev, incontra il presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov e il premier Arseni Iatseniuk e arringa la folla in piazza Maidan, centro della protesta antigovernativa che ha portato alla caduta di Yanukovich: «Vi aiuteremo - ha detto Kerry -. Il presidente Obama sta pianificando una maggiore assistenza». Gli Stati Uniti offriranno al Paese garanzie sui prestiti per un miliardo di dollari oltre ad aiuto tecnico alla Banca Centrale e la lotta alla corruzione.

Un sostegno economico arriverà anche dall'Ue, in nome della quale è nata la rivolta anti Yanukovich di piazza Maidan. L'Unione europea aiuterà l'Ucraina a regolare il debito di 2 miliardi di dollari per l'acquisto del gas russo, annuncia il commissario all'energia Guenther Oettinger. «I pagamenti delle fatture fa parte del programma di aiuto che sarà adottato domani», ha detto ai giornalisti aggiungendo che l'intervento della Commissione sarà completato da aiuti di alcuni Stati. Anche il miliardo di dollari annunciato dagli Usa servirà a pagare il gas russo.

La Nato attacca Mosca che accetta un incontro: domani vertice
«Nonostante i ripetuti appelli la Russia continua a violare l'integrità del territorio ucraino» e «a violare i suoi impegni internazionali» e ciò «comporta serie conseguenze» sulla sicurezza e la stabilità dell'area euroatlantica, dice il segretario generale della Nato Rasmussen affermando che saranno intensificate le consultazioni. La Russia ha però accettato un incontro con la Nato per discutere della crisi: una riunione straordinaria del Consiglio Nato-Russia, che riunisce gli ambasciatori dei Paesi dell'Alleanza Atlantica e della Russia, si terrà domani nella sede Nato a Bruxelles. «La Russia ha accettato il suggerimento del segretario generale Anders Fogh Rasmussen di convocare una riunione straordinaria» del Consiglio, ha indicato il portavoce Nato, confermando indicazioni date in precedenza dall'ambasciatore della Russia presso la Nato, Alexandre Grushko. La riunione si terrà nel pomeriggio.

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