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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2014 alle ore 21:16.
L'ultima modifica è del 09 marzo 2014 alle ore 22:13.

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(Ansa)(Ansa)

«Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo». Lo ha affermato il premier Matteo Renzi, specificando che si tratterà di un taglio da 10 miliardi. Intervenendo su Rai 3 a Che tempo che fa ha precisato: « Noi ascoltiamo tutti, ma cosa dobbiamo fare lo sappiamo: lo faremo non pensando alle associazioni di categoria ma alle famiglie e alle impreseche hanno bisogno di essere aiutate». «Mercoledì presentiamo un pacchetto di riforme che durerà sostanzialmente tre mesi» ha spiegato il premier.

«Irap-Irpef, imbarazzanti polemiche»
«Il pacchetto di misure - ha assicurato - lo presentiamo mercoledì con le entrate e le uscite. Non ritengo giusto che ne parli oggi ma trovo abbastanza imbarazzante che per anni si sono aumentate le tasse e ora che si stanno abbassando sono iniziate le polemiche: le abbassi agli altri e non a me». Parlando degli interventi che saranno varati mercoledì dal Consiglio dei ministri, Renzi sostiene che «oggi la priorità è garantire competitività al sistema Paese cambiando il modello di business, e dire alle famiglie che guadagnano meno di 1500 euro al mese e non ce la fanno, che se si riesce a dare loro qualche decina di euro al mese in più quei soldi vanno non nel risparmio ma nel circuito economico. In questo scenario - puntualizza - non dobbiamo pensare a un derby Confindustria-Cgil; perché se cominciano così possiamo chieder loro: cosa hanno fatto fino a ora?».

Alleggerire la burocrazia
Il premier non ha omesso di citare, però, alcune delle maggiori difficoltà che in Italia imprese e contribuenti debbono affrontare quotidianamente: per ridurre i costi delle imprese occorre anche «semplificare le regole del gioco», ha sottolineato, aggiungendo inoltre che il fisco non dovrà essere più percepito come «un nemico» e che il governo agirà per questo, ad esempio «con la dichiarazione precompilata che invieremo a casa».

«Arriverà l'assegno di disoccupazione»
Sul tema del lavoro Renzi ha annunciato che «l'assegno di disoccupazione arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale». Ma il governo chiederà «un altro impegno. Al disoccupato dò il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti».

«Se avremo i sindacati contro ce ne faremo una ragione»
E sul rapporto con i sindacati: «Quando chiediamo a tutti di fare dei sacrifici, lo diciamo anche ai sindacati, che devono mettere on line le loro spese, la musica deva cambiare per tutti», ha affermato Renzi. E se in alcune decisioni, il Governo dovesse avere i sindacati contro «ce ne faremo una ragione». Parole positive per il leader della Fiom: «Non condivido tutto ciò che dice Landini ma ogni volta che parlo con lui, imparo qualcosa».

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