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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2014 alle ore 18:53.
L'ultima modifica è del 18 marzo 2014 alle ore 08:03.

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(Afp)(Afp)

Renzi supera il test Berlino. «Sono molto colpita da Matteo Renzi, per l'Italia è un cambiamento strutturale. Gli auguro molta fortuna, ce lo auguriamo tutti». Sono parole di elogio e di sorpresa quelle che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha riservato al premier italiano al termine del vertice bilaterale Italia-Germania che si è tenuto ieri pomeriggio a Berlino. L'Italia «rispetterà il "Fiscal compact"», ha aggiunto la cancelliera in conferenza stampa congiunta, mentre Renzi ha auspicato che l'Italia smetta «di pensare che le riforme vanno fatte perchè ce lo chiede Bruxelles o Berlino o altre capitali. Le facciamo perché sono giuste per noi». Giovedì e venerdì il secondo tempo della partita: il premier andrà a Bruxelles per il Consiglio europeo.

Gli elogi tedeschi per il primo pacchetto di riforme italiane
La leader tedesca ha elogiato i cambiamenti in vista rispetto all'amministrazione, alle riforme strutturali, fino alla riforma del mercato del lavoro, nonché gli stimoli e gli incentivi per un migliore sviluppo dell'economia. Cose che, secondo Merkel, tengono conto «del patto di stabilità», ma anche di due componenti fondamentali: «crescita e occupazione». «Il bicchiere è mezzo pieno e il governo italiano si preoccupa di riempire questo bicchiere», ha spiegato ancora la Merkel ai giornalisti presenti. Riferendosi alle riforme, il cancelliere ha ricordato che queste « possono portare ottimismo, ma anche malumore». Nella fase iniziale, ha aggiunto, il percorso é difficile, ma Renzi va nella «giusta direzione».

Renzi: rispettiamo tutti i limiti, ma occorre recuperare domanda interna
Le coperture alle misure economiche? «Non c'è bisogno che le conosca Angela Merkel. Angela Merkel ha scherzato dicendo che qui non ci sono slides... Noi rispettiamo tutti i limiti che ci siamo dati, a partire dal trattato di Maastricht. L'Italia non chiede di sforare le regole, dando il messaggio che le regole sono cattive», ha spiegato a sua volta il premier italiano al termine dell'incontro con la cancelliera. «Il debito é cresciuto, nonostante che l'Italia ha avuto un avanzo primario con interventi per ridurre la spesa noi abbiamo smesso di crescere. Occorre mantenere i vincoli, fare misure strutturali, ma dentro il pacchetto occorre aiutare a recuperare la domanda interna», ha osservato Renzi. «L'importazione è diminuita, la manovra servirà per rilanciare il mercato interno e rilanciare la crescita».

La manovra sull'Irpef necessaria a restituire potere d'acquisto ai cittadini
Oltre alla promessa di rispettare i vincoli europei Renzi ha poi confermato la sua idea guida, ovvero che occorra sostenere la crescita perché «in questi anni nonostante le misure che sono state prese il debito Pil è cresciuto pur avendo un avanzo primario». «La manovra che noi abbiamo presentato serve a restituire ai cittadini potere d'acquisto e rilanciare la crescita in Italia altrimenti anche con l'avanzo primario non riparte la crescita e il debito aumenta», ha concluso.

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