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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2014 alle ore 18:53.
L'ultima modifica è del 18 marzo 2014 alle ore 08:03.
Italia-Germania, due linee a confronto per la ripresa
Al vertice italo-tedesco che ha visto di fronte il premier Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel l'Italia ha proposto una linea chiara per far ripartire l'economie Ue: meno vincoli, così da non consegnare l'Europa il 25 maggio - giorno delle elezioni - alle forze p0litiche antieuropeiste. Ridurre lo spread tra cittadini e istituzioni europee. Insomma: meno austerità, più crescita. La Germania guarda all'equilibrio dei conti pubblici e chiede riforme strutturali.
La battuta di Renzi ai giornalisti; «Chi siete? Siete italiani?»
Il premier italiano, dopo aver salutato Angela Merkel e prima di essere accolto dagli onori militari nell'atrio della Cancelleria, si è rivolto scherzando ai giornalisti che cercano la sua attenzione: «Chi siete? Siete italiani?...». Subito dopo questa battuta, Renzi e la cancelliera si sono lasciati immortalare da fotografi e operatori. Nel corso della "photo opportunity" si è registrate una piccola gaffe per Renzi, che ha sbagliato ad abbottonare il soprabito doppiopetto grigio scelto per l'occasione. Qualcuno lo ha avveretito e il premier, sorridendo ha rimediato.
Renzi dona alla cancelliera la maglia n. 33 di Mario Gomez
A margine dell'incontro, una nota di colore è arrivata dal dono scelto dal premier Renzi per la cancelliera: la maglia numero 33 della "sua" Fiorentina assegnata a Super Mario Gomez per Angela Merkel. Lo scambio è stato immortalato dai fotografi e diffuso via twitter da steffen seibert, portavoce della Merkel.
Schaeuble (Economia): bene obiettivi Italia, ma no rinvii su finanze
In attesa della conferenza stampa finale, il clima positivo degli incontri in corso tra i membri delle due delegazioni ha trovato una prima conferma nel sostanziale via libera agli sforzi del governo Renzi di accelerare il tempo delle riforme per aumentare produttività e crescita che è arrivato dal ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schaeuble. In una nota diffusa al termine dell'incontro bilatera con il collega italiano Pier Carlo Padoan Schaeuble ha messo però anche in guardia da ulteriori rinvii sul consolidamento delle finanze statali. «Il ministro tedesco ha salutato favorevolmente l'obiettivo del governo italiano di accelerare il tempo delle riforme per aumentare produttività e crescita e ridurre l'altra disoccupazione giovanile. È però anche giusto - conclude la nota - che il consolidamento delle Finanze statali attraverso le riforme strutturali non sia rinviato».
Brunetta (Fi): Merkel ha riportato il premier con i piedi per terra
In patria, l'andamento del vertice bilaterale Renzi-Merkel suscita reazioni divese a seconda del partito di rifereimento. Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, minimizza i risultati: «Dal combinato disposto delle dichiarazioni del cancelliere tedesco, Angela Merkel, e del suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schauble, oggi a Berlino il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, non ha cavato un ragno dal buco. Altro che riduzione della pressione fiscale in deficit, altro che coperture creative. Schauble e Merkel hanno riportato Renzi con i piedi per terra».
Monti (Sc) cauto: Renzi gioca con effetto annuncio, ma c'è molto da capire
«Renzi ha giocato sull'effetto annuncio che serve politicamente e per la psicologia del paese. Di molti provvedimenti dobbiamo ancora capire l'architettura e le coperture. Non sono io a dover capire, ma gli organi competenti dello Stato e la Commissione europea, che solitamente e' molto rigorosa», ha invece commentato l'ex premier Mario Monti intervistato a "Otto e mezzo", su La7. «Quando io sono andato a Berlino, lo spread e il rischio default erano reali - ha spiegato - la montagna che avevo davanti a me per fortuna dell'Italia e di Renzi ora non c'èpiù».
L'asse tra Roma e Parigi per premere su Berlino
Sabato Renzi ha incontrato all'Eliseo il presidente francese Hollande: ha incassato il via libera di Parigi al piano che ha predisposto per rilanciare l'economia in Italia. Un asse tra Roma e Parigi preme ora su Berlino. C'è piena sintonia tra i due leader, con il capo del governo italiano a proporre un piano di politica economica più flessibile. Chiede mano libera per aumentare il rapporto tra deficit e Pil, dal 2,6 al 2,8% (o al 2,9) così da rimediare le risorse da destinare alla copertura delle riforme delineate dal nuovo Governo, in primo luogo la riduzione del cuneo fiscale per dieci miliardi. Il tutto senza andare oltre la soglia del 3%, così come chiede Bruxelles. Per la Germania il margine dello zero virgola deve andare alla riduzione del debito pubblico dell'Italia. Occorre rispettare i vincoli di bilancio, a cominciare dal taglio del deficit strutturale (meno 0,5% ogni anno) e dalla riduzione del disavanzo nominale.
Non siamo gli alunni somari dietro la lavagna
Alla vigilia dell'incontro con Merkel, il presidente del Consiglio aveva sottolineato: «Non siamo degli alunni somari da mettere dietro la lavagna». Il premier confidava di trovare ascolto, e, visti i toni usati in conferenza stampa, i margini per aprire un dialogo sembrano esserci . La cancelliera ha infatti apprezzato in maniera evidente il piano «ambizioso», così come l'ha definito il suo portavoce, illustrato nei giorni scorsi da Renzi per creare lavoro e sostenere famiglie e imprese. Ora non resta che trattare.
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