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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2014 alle ore 12:02.
L'ultima modifica è del 19 marzo 2014 alle ore 12:05.

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(Reuters)(Reuters)

Si infittisce ogni giorno di più il mistero del Boeing della Malaysia Airlines scomparso nella notte tra il sette e l'otto marzo scorso con 239 persone a bordo.

L'ultimo mistero riguarda il simulatore di volo che il pilota teneva in casa, dal quale «sono stati cancellati» alcuni dati che le autorità stanno cercando di recuperare. Lo ha reso noto il ministro dei Trasporti e della difesa della Malaysia, Hishammuddin Hussein.
Il simulatore di volo era stato sequestrato sabato scorso nella casa del comandante Zagarie Ahmad Shah, un fanatico sostenitore del leader dell'opposizione della Malaysia, Anwar Ibrahim. Secondo alcuni media, il pilota aveva assistito in tribunale alla lettura della nuova condanna per sodomia di Anwar Ibrahim, poche ore prima del decollo.

Intanto, un portavoce dell'aeronautica di Bangkok ha rivelato oggi che i radar thailandesi hanno rilevato il segnale di un "velivolo non identificato", che ha cambiato più volte direzione, poco dopo il momento in cui il volo Malaysia Airlines MH370 ha interrotto i contatti con i controlli aerei. Non vi sarebbe però la certezza che quel velivolo fosse davvero il Boeing 777-200 con 239 persone a bordo.
Il ritardo nel comunicare queste informazioni si spiega, secondo il portavoce, con il fatto che «il velivolo non era nello spazio aereo thailandese e non era una minaccia per la Thailandia».

Nessuna traccia del volo MH370 è stata invece rilevata dai radar delle Maldive, dove le autorità continuano a verificare testimonianze che suggeriscono il passaggio di un jumbo jet a bassa quota il giorno della scomparsa del Boeing. Secondo quanto riportato oggi da un quotidiano locale, gli abitanti di un remoto atollo delle Maldive videro passare "a bassa quota" e "con un rumore fortissimo" lo scorso 8 marzo un aereo di tipo simile al B777 scomparso della Malaysian Airlines mentre viaggiava fra Kuala Lumpur e Pechino.
L'avvistamento, precisa il giornale sulla base di testimoni oculari, è avvenuto dall'isola Kuda Huvadhoo alle 6,15 locali e riguardava un aereo bianco con una striscia rossa lungo la fusoliera. Gli intervistati concordano che il velivolo volava da nord verso sud-est in direzione dell'isola di Addu. Il sindaco dell'isola, Mohamed Zaheem, ha confermato la versione fornita da vari residenti che »sono usciti dalle loro case per vedere cosa produceva un rumore tanto forte».

Nessun indizio è emerso finora neppure dalle indagini sui passeggeri. Le indagini del governo malese sulle 239 persone a bordo non hanno rivelato «per il momento informazioni significative» su un loro possibile coinvolgimento nella scomparsa del velivolo: lo ha detto oggi durante una conferenza stampa il ministro Trasporti malese Hishammuddin Hussein. Il ministro ha precisato che il governo non ha ricevuto ancora i risultati delle indagini sui due passeggeri ucraini e sul passeggero russo che erano a bordo dell'aereo.

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