Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2014 alle ore 08:21.
L'ultima modifica è del 21 marzo 2014 alle ore 20:17.

My24
Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy con il premier ucraino Arseniy YatsenyukIl presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy con il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk

Gli stati membri dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) hanno raggiunto un accordo per l'invio di una missione di monitoraggio in Ucraina, inizialmente formata da cento persone, dopo che la Russia ha alla fine ritirato le sue obiezioni. Lo ha annunciato una portavoce. L'Osce «invierà una speciale missione di monitoraggio di osservatori internazionali in Ucraina», ha detto. Risoluzione approvata dai 57 stati membri dell'Osce.

Intanto Fitch rivede al ribasso l'outlook sulla Russia da 'stabile' a 'negativo' e conferma il rating a 'BBB'. L'agenzia di rating giustifica il downgrade con l'impatto che le sanzioni comminate dagli Usa e dall'Ue potrebbero avere sulla tenuta economica della Russia.

Vi saranno nuove sanzioni dall'amministrazione Obama che si concentreranno sull'economia russa, colpiranno il rublo, le azioni delle compagnie russe, come giù la stessa banca che ha come correntista Vladimir Putin, il suo staff e i banchieri a lui vicini (In risposta, la banca centrale di Russia ha annunciato che «se necessario» si prederanno misure appropriate per tutelare gli interessi di correntisti e creditori della Bank Rossiya).

Oggi la Ue persegue la stessa strada, il premier britannico David Cameron al briefing di fine vertice europeo annuncia: «Abbiamo deciso che i prodotti della Crimea potranno essere venduti liberamente in Ue solo se arrivano attraverso l'Ucraina, altrimenti saranno sottoposti a forti penalità». E siccome le cancellerie temono che Putin non si fermerà alla Crimea ma non si esclude un'escalation nell'est e sud del Paese, Cameron parla di fase 3 della strategia Ue per fare pressing sulla Russia: «ad esempio, se le truppe russe entrassero nella parte Est dell'Ucraina, la Russia deve sapere che questo farebbe scattare sanzioni ad ampio raggio» in campo economico e finanziario.

La Francia ha tagliato la maggior parte delle sue attività di cooperazione militare con la Russia, in particolare gli scambi di visite e le esercitazioni congiunte fra i due Paesi. Lo annuncia il ministro della Difesa di Parigi, Jean-Yves Le Drian. La Francia «sospende la maggior parte delle sue attività di cooperazione militare con la Russia».

I leader dell'Unione europea hanno concordato una serie di azioni da portare avanti «per ridurre la dipendenza energetica dell'Europa, e specialmente dalla Russia,» diceo il presidente del consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Tra le misure allo studio dell'Ue, da qui al prossimo summit di giugno, c'é anche l'espansione del Corridoio Sud che connette i giacimenti di gas dell'Azerbaijan, e potenzialmente del Medio Oriente, all'Europa. Van Rompuy dice che sono allo studio «ulteriori rotte nell'Est Europa».

Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, riunito ieri a Bruxelles, ha poi deciso di aggiungere altre 12 personalità alla lista delle "sanzioni mirate" stabilite nei confronti di alti responsabili russi o ucraini, come risposta all'annessione della Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia. Si aggiungono alla prima lista delle 21 personalità già oggetto di sanzioni mirate (restrizioni di visti per i viaggi nell'Ue e congelamento dei beni) che era stata già decisa lunedì scorso dai ministri degli Esteri dei Ventotto. E oggi Ue e Ucraina hanno firmato un accordo per una maggiore cooperazione politica, Van Rompuy ha postato da poco su twitter la foto col giovane premier ucraino Arseniy Yatsenyuk.

Renzi: per l'Italia nessuna emergenza energetica
Il premier Renzi ha confermato che «non c'é alcuna emergenza energetica» legata alla crisi ucraina. Ieri l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, aveva dichiarato che la realizzazione del gasdotto South Stream è a rischio proprio a causa della crisi ucraina . «La crisi ucraina ha molti elementi di preoccupazione, - ha sottolineato Renzi - il principale dei quali è di natura politica, prima che legata a vicende energetiche».

Giappone pronto a stanziare un miliardi di dollari
Anche il Giappone si appresta a stanziare quasi 1 miliardo di dollari di aiuti al fine di stabilizzare la situazione in Ucraina. L'iniziativa, riferisce la tv pubblica Nhk, sarà annunciata dal premier Shinzo Abe al vertice del G7 (il gruppo dei Paesi industrializzati di cui fanno parte Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada) che si terrà a margine del summit sulla sicurezza nucleare del 24 e 25 marzo all'Aia.



Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi