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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2014 alle ore 15:36.
L'ultima modifica è del 24 marzo 2014 alle ore 13:08.

La direzione del Pd
C'è poi l'impegno all'interno del partito. Venerdì pomeriggio si riunisce la direzione del Pd, con all'ordine del giorno le comunicazioni del segretario sul reintegro del plenum della segreteria, dopo la promozione di alcuni componenti al governo. Un reintegro che dovrebbe passare per una rinnovata pax interna e per un allargamento ad alcuni settori della minoranza. La direzione sarà chiamata a votare anche una proposta di riforma costituzionale, sulla modifica del senato e del Tittolo V, già presentata dal presidente del Consiglio e ritoccata con le osservazioni di Governatori , sindaci e senatori del Pd.
Il nodo candidature alle Europee
Le candidature alle elezioni europee si decideranno in una riunione successiva, il 3 aprile, anche perché il puzzle da comporre é complicato, i due binari rinnovamento e autorevolezza si intersecano con quello dell'equilibrio interno del partito e la discussione ha ancora bisogno di un supplemento di istruttoria, senza dimenticare che le regioni devono ancora far pervenire tutte le proposte.
Il premier attacca la « strana coppia Camusso-Squinzi contro le riforme»
In un'intervista a Il Messaggero Renzi ha affermato che le opposizioni all'azione del governo sono «uno scontro tra palude e torrente impetuoso». Il premier ha parlato della «strana coppia Camusso-Squinzi» che si oppone alla «scommessa di togliere per la prima volta alla politica e restituire ai cittadini e alle imprese». Renzi ha annunciato che tra un mese «prenderemo in mano la riforma della P.A., per scardinarla completamente. Lì vedremo il derby conservazione contro innovazione. Sarà la vera battaglia».
Mi interessa consenso famiglie
In serata, in un'intervista al Tg1, il capo del governo confida: «Mi interessa il consenso delle famiglie italiane non quello delle associazioni». Renzi aggiunge che sono «20 anni che guardando la Tv si vedono Confindustria e sindacati arrabbiarsi. Ce ne faremo una ragione», conclude.
Camusso: non vedo asse Renzi-Landini
«L'unico asse è che sono voci critiche rispetto a quello che fa il governo. Ma sono critiche opposte». Con queste parole il segretario della Cgil, Susanna Camusso, replica ai microfoni di RaiNews24 alle dichiarazioni di Matteo Renzi. Quanto al dl lavoro, «è un modo del governo di rispondere positivamente a Confindustria, non ai lavoratori. Quindi questo asse non esiste». E non c'è neanche nessun asse - secondo Camusso - tra Renzi e il segretario Fiom Maurizio Landini.
La sindacalista: offesa da Renzi: i bilanci sono pubblici dal 1976
Camusso affronta anche il tema trasparenza. «Mi sento offesa da Renzi: il presidente del Consiglio sa bene, e se non lo sa é perché disattento, che la Cgil pubblica i suoi bilanci dal 1976», sottolinea la sindacalista. La Cgil «ha sempre pubblicato i suoi sul cartaceo, li pubblicava la rivista Rassegna sindacale e sono on line da quando esiste il sito della Cgil». Camusso replica al premier anche sui servizi fiscali che i sindacati offrono a iscritti e contribuenti: «sono regolati dalla legge - dice - quella di Renzi é una polemica sterile. È sbagliato che il capo del governo usi come argomento polemiche cose che non vere».
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