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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2014 alle ore 08:52.
L'ultima modifica è del 29 marzo 2014 alle ore 09:46.

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Renzi: Rispetto tempi riforme condizione credibilità
Quanto alle riforme costitituzionali, «la necessità di fare riforme in tempi certi non nasce da una mia schizofrenia personale ma dalla consapevolezza che il rispetto dei tempi è elemento di credibilità con i cittadini e con le istituzioni internazionali» dice Renzi, confermando che ad aprile il governo cio sarà la riforma della Pa, a maggio la delega fiscale e a giugno la riforma della giustizia.

Italicum dopo riforma Senato
La nuova legge elettorale, dopo l'ok della Camera subirà invece uno stop al Senato in attesa del primo via libera di palazzo Madama al Ddl di riforma del Senato. «L'Italicum sarà approvato al Senato dopo il via libera alla riforma del bicameralismo. Il testo è modificato rispetto all'origine con modifiche positive ma in alcuni casi non sufficienti. È importante il punto che per noi fare una legge con altri è un valore e per modificarla bisogna fare uno sforzo insieme», spiega Renzi.

«Guerini e Serracchiani vicesegretari», Cuperlo: soluzione affrettata
Quanto agli assetti interni del partito il segretario annuncia: «Farò all'assemblea Pd la proposta di due vicesegretari: "Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini": è un elemento di garanzia, non di polemica interna». Una soluzione definita però «affrettata» da Gianni Cuperlo che suggerisce «una formula meno rigida», con la nomina «di una figura di coordinamento e di un portavoce»

No mio nome nel simbolo, lo faremo alle politiche
Renzi poi definisce «un errore clamoroso» mettere il nome del leader nel simbolo, così come sarebbe un errore mettere «degli specchietti per le allodole» nelle liste. Diverso il discorso per quanto riguarda le prossime elezioni politiche, per le quali «sono favorevole» a mettere il nome del segretario nel simbolo.

Direzione approva relazione Renzi, 93 sì e 12 contrari 8 astenuti
Dopo una breve replica, la direzione del partito approvato la relazione di Matteo Renzi. A favore votano in 93, 8 gli astenuti e 12 i contrari.

Casa Bianca: Renzi leader molto promettente
Intanto il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Ben Rhodes annuncia che il presidente americano, Barack Obama, «è rimasto colpito dal piano di riforme del premier italiano Matteo Renzi e dal suo impegno verso l'Europa e l'Alleanza Atlantica». E definisce Renzi «un giovane leader molto promettente ed energico». Mentre Jay Carney, portavoce di Barack Obama, in una intervista esclusiva a Mario Platero, conduttore di 'America24' su Radio 24 racconta che il presidente Usa ha trovato Matteo Renzi «ricco di energia ed una ventata di aria nuova».

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