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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2014 alle ore 14:26.
L'ultima modifica è del 07 aprile 2014 alle ore 16:13.

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«Siccome facciamo sul serio e manteniamo gli impegni, qualcuno adesso inizia a preoccuparsi perché pensa: 'allora non stanno scherzando...'. Dopo trent'anni qualcuno l'impegno per le riforme lo rispetta davvero». Lo afferma il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi a SkyTg24, che sottolinea come il governo «abbia mantenuto tutti gli impegni presi» e continuerà a mantenerli. «Sui punti principali e sui paletti essenziali della riforma del Senato - puntualizza - non c'é margine di manovra».

«Io scommetto sulla tenuta dell'accordo con Forza Italia, anche le parole di Berlusconi credo che vadano in questa direzione. Ci sono dei contrasti interni a FI che mi auguro si risolveranno, ma se FI si sfilasse dagli accordi i numeri per andare avanti ci sono», ha detto il ministro. «Mi auguro che Berlusconi continui a contribuire al processo delle Riforme - aggiunge - ma se non dovesse succedere la maggioranza ha i numeri per andare avanti».

Inutile pensare a strade alternative. C'è l'ipotesi di tornare al voto a ottobre se le riforme fallissero? «Assolutamente no. Stiamo lavorando seriamente, siamo persone molto determinate, a partire dal premier, e non ci facciamo certo scoraggiare da chi cerca di metterci il bastone tra le ruote. Non pensiamo a un piano B in caso di fallimento» ha sottolineato il ministro che rassicura sulla tenuta del partito democratico: «Il Pd sarà sicuramente compatto al momento del voto - spiega Boschi a Sky TG24 - perché la linea del partito è già stata decisa» dagli elettori alle primarie e dalla direzione. Sull'impianto della riforma «il Pd ha già deciso». «Credo - sottolinea il ministro - che avere un Senato che rappresenti le regioni, i comuni e porti gli interessi dei territori sia importante».

Boschi torna poi sulla polemica con i 'professoroni' che si oppongono al ddl del governo: "Io vengo da una famiglia contadina, probabilmente ho in me questa cultura e ne vado orgogliosa. Come me ci sono tanti cittadini italiani che hanno studiato molto e semplicemente si sono stancati di promesse non mantenute, in primis dalla classe politica. Per questo abbiamo cercato di accelerare" sul fronte delle riforme. Sull'elezione diretta dei membri del Senato delle autonomie «non ci sono margini di trattativa ma questo non vuol dire che non sarà un organo democratico»: basta guardare gli esempi di Germania e Francia. Così il ministro Boschi a L'intervista su SkyTg24.

A chi fa notare che il Pd sarebbe più rappresentato con la presenza dei sindaci di Senato, Boschi risponde: il fatto che il Pd abbia «più amministratori fa parte della politica e della dinamica democratica. I voti si conquistano sul campo - aggiunge - quindi se il Pd ha più sindaci è perché vince nei comuni».
«Questa è una riforma che convince e piace ai cittadini perché sanno che c'è bisogno di un modello diverso» conclude il ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento.

Il Governo, ha poi aggiunto, sta già pensando di «estendere le garanzie sulla maternità a categorie di donne lavoratrici che oggi ne sono prive». Proposte che «sono nel disegno di legge delega che abbiamo gia' presentato» ha detto il ministro . «C'è poi -ha aggiunto Boschi- il grande tema della conciliazione dei tempi lavoro-famiglia» che sara' affrontato «valtando strumenti diversi perche' le donne non debbano rinunciare al lavoro e alla crescita professionale».

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