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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2014 alle ore 19:29.
L'ultima modifica è del 08 aprile 2014 alle ore 22:58.

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Via libera al Def da parte del Consiglio dei ministri. I patti sono stati rispettati ha chiarito il premier all'inizio della conferenza stampa iniziata alle 19 e 30. «Le riforme sono un impegno morale, e confermo in questa sede tutti gli impegni che ci siamo presi» ha esordito aggiungendo: «Il lavoro lo abbiamo fatto a marzo, la Pa in aprile, il fisco a maggio, la giustizia a giugno. E confermo l'impegno sullo "sforbicia-Italia", quello sulle società municipalizzate, sulle scuole e l'idrogeologico» ha detto Renzi che ha sottolineato come le riforme siano la precondizione per poter recuperare la ripresa economica del Paese.

«L'Italia ce la può fare»
«L'Italia ce la farà, basta con il ritornello che siamo condannati al declino, non ce la faremo mai...» ha detto il premier confidando che «anche ridare soldi alle famiglie è un modo per far tornare la fiducia». Confermato il taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale (Irpef), circa 80 euro in busta paga da maggio per i redditi inferiori a 25mila euro. Il decreto legge per il taglio del cuneo fiscale verrà presentato il 18 aprile «perché necessita un passaggio del Def in Parlamento che avverrà il 17» ha spiegato il presidente del Consiglio aggiungendo che la copertura «per il 2014 riguarda due terzi del periodo, perché parte dal primo maggio, quindi 6,7 miliardi». Le coperture verranno «per 4,5 miliardi dalla spending review e per 2,2 dall'aumento del gettito Iva e dall'aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia, quindi pagheranno le banche», ha commentato il presidente del Consiglio. Ipotizzato infatti un aumento tra il 24-26%. Confermato il «mantenimento dei parametri europei entro i limiti» di Maastricht «ma soprattutto il mantenimento del deficit al 2,6%».

Fisco: soluzione tecnica per gli incapienti
Nel Dl sugli 80 euro in busta paga «c'è una soluzione tecnica che riguarda» gli incapienti. Lo ha detto Matteo Renzi presentando il Def. Nel decreto «c'è l'individazione fascia per fascia» dei destinatari del provvedimento, ha aggiunto il premier.

Stime prudenti
Aggiungendo: «A partire dalla previsione sulla crescita» nel Def ci sono stime dettate da «estrema prudenza e aderenza alla realtà. Spero che saranno smentite in positivo» ha detto il premier. Insomma la previsione al ribasso della stima sul Pil 2014 allo 0,8% e' stata fatta per «estrema prudenza» ha detto Renzi sottolineando che le «promesse sono state rispettate». Sulle municipalizzate locali, sulla scuola e sull'idrogeologico, sulle coperture degli 80 euro in più in busta paga».

Deficit strutturale in equilibrio nel 2016
Il deficit-Pil strutturale sarà «praticamente in equilibrio» nel 2015 e «nominalmente in equilibrio nel 2016» ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa.

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