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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 21:06.
L'ultima modifica è del 14 aprile 2014 alle ore 22:25.

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Todini alla presidenza di Poste Spa
Per Poste, la lista predisposta dal Governo in vista del rinnovo dei vertici (il ministero dell'Economia è titolare del 100% del capitale) per il triennio 2014-2017 vede in campo i nomi di Luisa Todini (alla presidenza), Francesco Caio (amministratore delegato), affiancati nel Consiglio di amministrazione da Roberto Rao, Antonio Campo dall'Orto ed Elisabetta Fabbri.

Ipotesi Bastioli per Terna
Per quanto riguarda Terna Spa, spiega il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, «le cui nomine spettano al Consiglio di Amministrazione della Cassa depositi e prestiti, le proposte dei vertici della Cassa depositi e prestiti saranno coerenti con i criteri seguiti dal Governo nelle nomine di propria competenza». Secondo alcune indiscrezioni rilanciate dall'Ansa, il nome papabile è quello di Catia Bastioli, che potrebbe essere indicato da Cdp. Bastioli è attualmente ad di Novamont, azienda novarese leader nella produzione di chimica e plastica "verde".

Compensi, il Governo proporrà "tetto" a 238mila euro
I compensi annui dei nuovi presidenti di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane saranno allineati a quello del primo presidente della Corte di Cassazione, ovvero alla cifra di 238mila euro lordi. È questa la linea che il governo alle prossime assemblee degli azionisti delle società partecipate. Una scelta, ha spiegato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che «costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la Pubblica Amministrazione e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini».

Gli auguri di buon lavoro del premier
Soddisfatto per le ultime scelte il premier Matteo Renzi, che parla di squadra «di professionisti di grande qualità e riconosciuta autorevolezza« con una «forte presenza femminile» di cui si dice «particolarmente soddisfatto». Da Renzi arrivano poi gli auguri di buon lavoro ai nuovi vertici delle partecipate, che «lavoreranno per raggiungere gli obiettivi strategici ambiziosi di società che rappresentano asset fondamentali per il Paese».

Il grazie del Governo agli uscenti
Nella nota con i nomi destinati a rivoluzionare lo scenario delle partecipate, il Governo esprime anche un «particolare ringraziamento» a Paolo Andrea Colombo e Fulvio Conti e a Giuseppe Recchi e Paolo Scaroni «per la preziosa opera prestata in questi anni quali presidenti e ad di Enel ed Eni» e per il loro «rilevante apporto nel raggiungimento degli «importanti risultati industriali e strategici da parte delle due società». Un grazie viene rivolto anche ad Alessandro Pansa e a Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi «per il decisivo contributo svolto» rispettivamente come ad di Finmeccanica spa e presidente e ad di Poste spa. Per Pansa potrebbero ora aprirsi altre porte, come quella di Fintecna, mentre l'attuale presidente di Eni, Giuseppe Recchi, è già destinato a Telecom Italia.

Il ruolo delle donne nella nuova mappa delle partecipate
Molte le novità che saltano all'occhio scorrendo la lista dei nuovi vertici delle partecipate. La nuova mappa delle partecipazioni statali indicata dalle liste comunicate da Palazzo Chigi vede innanzi tutto un massiccio sbarco sulla scena delle donne (anche se, per la verità, non nel ruolo operativo di amministratore), così come avevano annunciato vari esponenti del governo Renzi, premier in testa. E quindi alla presidenza dell'Eni arriva l'ex numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia; a quella dell'Enel approda Patrizia Grieco, attualmente a capo di Olivetti; per le Poste, infine, è stata scelta Luisa Todini, ora nel cda della Rai e con un passato su posizioni di centrodestra. L'unico presidente della vecchia guardia che conserva il posto, confermando quindi ampiamente il toto-nomine impazzato nei giorni scorsi, è Gianni De Gennaro, che rimane a Finmeccanica.

Ricambio a largo raggio per Eni ed Enel
All'Eni e all'Enel finisce l'era rispettivamente di Paolo Scaroni e Fulvio Conti, che vengono sostituiti da due interni: al gruppo petrolifero viene promosso Claudio Descalzi, artefice della grande fortuna nell'esplorazione del gruppo petrolifero, mentre al gruppo elettrico Francesco Starace conquista la poltrona principale dopo aver gestito con successo il business delle rinnovabili con Enel Green Power. Mauro Moretti invece passa da essere l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato alla gestione, con lo stesso ruolo, di Finmeccanica, dove è stato preferito all'interno Giuseppe Giordo. Alle Poste, infine, un'altra conferma delle indiscrezioni, con Francesco Caio che la spunta su un altro nome circolato con insistenza, quello dell'ad dell'Espresso Monica Mondardini.
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