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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 23:33.
L'ultima modifica è del 15 aprile 2014 alle ore 08:49.

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Nuovo incontro tra il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e il premier Matteo Renzi per stringere sulle riforme. L 'accordo tra la maggioranza e la forza politica di opposizione tiene: prima la riforma del Senato con il ddl costituzionale, poi l'Italicum: questa la road map confermata nell'incontro di ieri sera tra il premier e il leader di Fi. L'assemblea di Palazzo Madama non sarà elettiva.

Berlusconi: oggi la decisione sull'esecuzione della pena
Oggi vertice per chiudere le candidature azzurre alle Europee. Potrebbe arrivare il verdetto del tribunale di sorveglianza di Milano su Silvio Berlusconi, dopo la condanna in via definitiva per frode fiscale nel processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. Due le ipotesi: affidamento ai servizi sociali (più probabile) e arresti domiciliari.

Incontro chiesto da Berlusconi
A chiedere il faccia a faccia, secondo quanto si è appreso, è stato proprio l'ex presidente del Consiglio appositamente giunto a Roma nella giornata di ieri, in anticipo rispetto alle previsioni. La conferma è arrivata dal braccio destro di Renzi, il sottosegretario Graziano Delrio, che a "Porta a Porta" ha parlato di incontro «necessario» per il «nervosismo» mostrato negli ultimi giorni dal Cavaliere. L'incontro è terminato dopo circa due ore e mezza. Erano presenti anche Denis Verdini, Gianni Letta e Lorenzo Guerini.

Delrio: Cavaliere nervoso, giusto incontro con Renzi
Come ha spiegato nel corso del programma di Bruno Vespa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, «Tutti abbiamo notato un nervosismo, anche comprensibile, da parte del presidente Berlusconi. Questo ha fatto sì che continuassimo a sentirci per mettere a punto il disegno delle riforme: è giusto per il bene del Paese che i leader si parlino e che continuino a parlarsi sul tema delle riforme».

Vertice a due nell'appartamento privato del premier
Il nuovo "vertice" sulle riforme tra Renzi e Berlusconi è iniziato poco dopo le 21 a Palazzo Chigi, non nello studio del presidente del Consiglio, ma nel suo appartamento personale. Il colloquio, a tre mesi dal precedente incontro presso la sede del Pd, a largo del Nazareno, si è tenuto a ridosso della decisione del Tribunale di Milano che potrebbe decretare l'inizio dell'esecuzione della pena per la condanna definitiva di Berlusconi per evasione fiscale. A sollecitarlo, con insistenza, sarebbe stato Berlusconi, tornato a Roma per la prima volta dopo il ricovero all'inizio della settimana scorsa al San Raffaele per il problema a un ginocchio.

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