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Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2014 alle ore 14:45.
L'ultima modifica è del 26 aprile 2014 alle ore 20:36.

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(Epa)(Epa)

Kiev ha chiuso i rubinetti dell'acqua alla Crimea, la penisola sul Mar Nero recentemente annessa alla Russia dopo un referendum. Lo riferiscono alcuni media ucraini. Nei giorni scorsi le forniture idriche erano state drasticamente ridotte.

Nel corso della giornata è continuato il botta e risposta tra Kiev e Mosca sulla violazione dello spazio arereo ucraino da parte degli aerei militari russi, denunciata dal premier ucraino, Arseniy Yatseniuk, , che ha interrotto la visita in Italia e non parteciperà alla canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII a causa del peggioramento della situazione nell'Est del Paese. Ma il ministero della Difesa russo nega ogni violazione: «I sistemi di monitoraggio dello spazio aereo russo non hanno registrato alcuna violazione dei confini degli spazi aerei adiacenti alla Russia, compresa l'Ucraina». Prima del premier ucraino, era stato il Pentagono ad accusare Mosca di aver violato diverse volte lo spazio aereo di Kiev.

Il primo ministro Yatseniuk è, comunque, tornato ad attaccare il comportamento del numero uno di Mosca, Vladimir Putin: «Con la sua offensiva nell'Est e nel Sud dell'Ucraina sogna di far rinascere l'impero sovietico». Ma allo stesso tempo si è detto convinto che «l'Occidente e la comunità internazionale faranno di tutto per preservare la stabilità» nonostante la Russia, a suo parere, punti a «spaccare» l'unità dei Paesi membri dell'Unione europea. Mentre il ministro della Difesa ucraino ha fatto già sapere che se la Russia invierà proprie forze di peacekeeping, l'Ucraina combatterà.

Gli incontri con il Papa e con Renzi
Nel corso della visita in Italia, Yatseniuk ha incontrato sia papa Francesco sia il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il bollettino vaticano emesso dopo il colloquio con il pontefiche ha spiegato che si è discusso della situazione attuale «con l'auspicio che tutte le Parti interessate collaborino costruttivamente per il ripristino della stabilità politica e sociale del Paese, nell'ambito del diritto internazionale, e promuovano l'intesa tra i popoli della Regione»; inoltre «è stato inoltre rilevato il ruolo specifico che le Chiese e le organizzazioni religiose, nonché ciascun credente, sono chiamati a compiere nel favorire il rispetto vicendevole e la concordia tra tutte le componenti della società» ma si è anche «fatto cenno a possibili ulteriori iniziative della comunità internazionale al riguardo».

Per quanto riguarda l'incontro con Renzi, invece, è emerso che i leader si sono scambiati informazioni sulla crisi politica tra Mosca e l'Occidente ma anche sulle riforme che i due governi portano avanti a livello nazionale.

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