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Questo articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2014 alle ore 23:18.
L'ultima modifica è del 30 aprile 2014 alle ore 23:37.

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(Epa)(Epa)

L'Ucraina ha arrestato, accusandolo di spionaggio e dichiarandolo persona non grata, l'addetto militare russo a Kiev, di cui non è stata diffusa l'identità. Secondo il ministero degli esteri ucraino, l'uomo è stato arrestato in flagranza di reato.

Yatseniuk: Mosca vuole tornare a contrallare gli stati dell'ex Urss
Kiev conferma quindi di non volere abbassare la guardia nei confronti dell'ingombrante vicino. Mosca vuole «riottenere il controllo sugli ex Stati dell'Urss», ha ribadito ancora una volta il premier Arseni Yatseniuk, intervistato dal magazine tedesco die Zeit. «Il piano di Vladimir Putin va oltre l'Ucraina. Lui ha una visione: vuole un nuovo ordine mondiale - ha detto Yatseniuk - e in questo nuovo ordine la Russia è di nuovo una grande potenza, una copia dell'Unione sovietica». Secondo il premier ucraino, Putin conta «con i suoi militari e le sue armi atomiche d'intimorire il mondo intero».

Putin e Cameron: metodi pacifici per la soluzione della crisi
Tuttavia il presidente russo Vladimir Putin e il premier britannico David Cameron hanno convenuto, nel corso di una conversazione telefonica, che la soluzione della crisi in Ucraina «non può essere raggiunta che con metodi pacifici». Lo ha reso noto un comunicato del Cremlino. «I leader della Russia e del Regno Unito hanno convenuto che la fine del grave confronto politico non possa essere raggiunto che con mezzi pacifici. (Putin e Cameron) hanno deciso di voler continuare gli scambi bilaterali su diversi livelli», ha riferito il Cremlino.

Merkel esclude l'intervento armato
Dopo Barack Obama anche Angela Merkel ha esplicitamente escluso la possibilità di un intervento armato nella disputa tra Russia e Ucraina, ribadendo che conta di risolvere esclusivamente con la diplomazia e il dialogo la peggiore crisi eruoepea dalla fine della Guerra Fredda «Avremmo imparato pur qualcosa a 100 anni dall'inizio della I guerra Mondiale e 75 dopo l'inizio della II se ricorressimo agli stessi metodi? No», ha risposto alla sua stessa domanda Merkel in un comizio a Francoforte.

Il cancelliere ha ribadito che continuerà «a lavorare per avere buone relazioni con la Russia», aggiungendo, «noi non risolveremo i nostri conflitti con mezzi militari. Soluzioni militari debbono essere escluse». Parole distensive accolte da un fragoroso applauso da un popolo che, secondo un sondaggio delle tv pubblica Ard, per il 72% teme il ritorno alla «Guerra Fredda». Rilevazione che però evidenzia una minoranza di esaltati, il 18% che si schiera a favore di un intervento armato a favore dell'Ucraina.

Merkel, che venerdì sarà a Washington da Barack Obama, concluso: «In sintesi noi continuiamo a ricercare una soluzione diplomatica. Stiamo aiutando l'Ucraina in un percorso difficile ma vogliamo continuare ad avere una partnership ragionevole con la Russia».

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