Notizie SportChimenti: con l'Open d'Italia il golf entra nelle case di milioni di persone
Chimenti: con l'Open d'Italia il golf entra nelle case di milioni di persone
9 maggio 2014
Organizzare un Open d'Italia non è cosa da poco. È un evento di portata internazionale, trasmesso in tv in tutto il mondo. Ai principali attori dell'organizzazione abbiamo chiesto di raccontarcene la genesi, ognuno per le proprie competenze: ce ne parlano il presidente di CONI Servizi e della Federgolf Franco Chimenti, le alte cariche del Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della Fig, ovvero il presidente Alessandro Rogato e il direttore Barbara Zonchello, e il presidente del Circolo Golf Torino, Lorenzo Silva, che per il secondo anno consecutivo ospita l'evento.
Presidente Chimenti, cosa rappresenta l'Open d'Italia per la Federgolf?
Franco Chimenti. L'Open d'Italia è evidentemente il fiore all'occhiello nell'intensa attività stagionale favorita dalla FIG attraverso il suo Comitato Organizzatore. Non va, però, interpretato solamente in chiave sportiva, perché nel tempo si è trasformato in un efficace avvenimento mediatico e promozionale capace di dare massima visibilità al golf italiano su scala nazionale e internazionale. Grazie all'intervento dei media stranieri e dei network televisivi è approdato in milioni di case in tutto il mondo, divenendo il più valido messaggero di un'Italia all'avanguardia per l'organizzazione, per la caratura tecnica e per le strutture che lo ospitano. Uno spaccato, in sostanza, di quanto la nostra nazione può offrire ai turisti golfisti sempre in cerca di nuove mete e di percorsi di pregio. Promozione all'estero, in ottica di turismo golfistico, ma anche sul territorio come dimostrano le tante persone, con una significativa percentuale di non golfisti, che ormai da anni affollano i circoli che ospitano l'Open. E non sono pochi i neofiti, specie tra i giovani, che poi, sotto la spinta emotiva, desiderano provare.
Alla fine della scorsa edizione non era ancora stato deciso dove si sarebbe disputato l'Open quest'anno – mentre sin d'ora sappiamo che nel 2015 si giocherà al Golf Club Milano, nel parco di Monza, e nel 2016 a Roma. Quali argomenti hanno portato a ripetere l'esperienza al Torino?
F.C. La conferma del Circolo Golf Torino quale sede del torneo 2014 è apparsa doverosa a me e a tutto il Consiglio Federale per il successo globale ottenuto dall'evento nella passata edizione, per l'affluenza di pubblico, per la qualità delle strutture. Lo stesso European Tour ha avuto parole di elogio per l'ottimo percorso, per la perfetta e dettagliata organizzazione, per la logistica e i giocatori, che sono l'essenza dello spettacolo, hanno espresso la loro piena soddisfazione. Mi sembrano motivi più che validi per avallare la nostra decisione.
Una data inedita per l'Open d'Italia, a fine agosto: quali sono i motivi che hanno portato a questa scelta?