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Tsipras sfida la Ue: «Rispetteremo il nostro programma,…

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SETTIMANA DECISIVA PER ATENE

Tsipras sfida la Ue: «Rispetteremo il nostro programma, risarcimenti di guerra dalla Germania»

«Mi impegno a rispettare in pieno il programma del partito con cui ho vinto le elezioni». Così il primo ministro greco Alexis Tsipras nel suo discorso programmatico al Parlamento di Atene, sfidando l’Europa e il rispetto del piano concordato da Atene con la Troika.

«La Grecia vuole pagare il suo debito ma vuole raggiungere un’intesa comune con i partner per l'interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico», ha aggiunto il neopremier, sottolineando che Atene non vuole un prolungamento del piano di salvataggio concordato con la Troika (Banca centrale europea-Unione europea-Fondo monetario), ma un programma ponte - che assicuri fondi fino a giugno - per avere il tempo di onorare il suo debito monstre da oltre 240 miliardi. Atene non vuole più negoziare con la Troika ma «con gli altri membri della Ue per definire i mezzi tecnici per saldare i debiti» e non con i tecnici. Illustrando il programma di governo al Parlamento, Tsipras ha annunciato che il debito ha «superato il 180%».

Il memorandum «è fallito da solo. Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito. La Grecia vuole un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro lo raggiungeremo», ha proseguito Tsipras. Certezza che al momento si scontra contro le perplessità dei più benevolenti e la netta contrarietà dei più scettici, su tutti la Germania. Il Governo chiederà anche una commissione parlamentare d’inchiesta sul memorandum, “non per fare rivendicazioni sul documento ma per far prevalere la giustizia”.

Tsipras ha annunciato che il suo governo si appresta a combattere la corruzione e a varare una profonda riforma fiscale, il cui obiettivo è assicurare un sistema più equo e soprattutto in grado di fare pagare («metteremo in moto un meccanismo di controllo per monitorare le liste degli evasori»), e che non ha abbandonato il proposito di alzare il salario minimo da poco più di 500 a 751 euro, ma «gradualmente entro il 2016».

Nel quadro della spending review alla greca, poi, «la rete statale Nerit sarà riorganizzata da zero e saranno anche messe in vendita auto blu ministeriali per 700mila euro e uno dei tre aerei di proprietà dello Stato». Tsipras ha parlato anche di sforbiciata ai costi della politica: taglio del 30% dei funzionari del Megaro Maximou, il palazzo dove ha sede il governo; e taglio del 40% anche per il numero degli agenti di polizia preposti alla sicurezza dell'edificio.

Nel suo discorso programmatico, Tsipras ha sganciato anche la “bomba atomica” delle «riparazioni di guerra della Germania», che, ha detto, «è un obbligo storico chiedere».
Il riferimento è al 50% del debito che venne abbonato nel 1953 alla Germania Federale per i danni dovuti dalla Germania nazista (e solo in parte ancor quelli del Trattato di Versailles della Prima guerra mondiale) a tutti i Paesi, inclusa la Grecia.

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