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Rifiuti Roma, Raggi difende Muraro. E attacca: «Vertici Ama…

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bocciata la sfiducia all’assessore

Rifiuti Roma, Raggi difende Muraro. E attacca: «Vertici Ama dormivano, rischio sanitario dietro l’angolo»

È stata battaglia in Aula Giulio Cesare tra maggioranza e opposizione nella seduta straordinaria sull’emergenza rifiuti. In assemblea capitolina la sindaca Virginia Raggi ha difeso l'assessora all'Ambiente Paola Muraro, al centro delle polemiche per il suo ruolo di consulente Ama dal 2004 al 2016, puntando su due carte: l’attacco politico contro chi, in particolare il centro-sinistra, ha governato la città negli ultimi trent’anni e la strategia di chiusura del ciclo che intende mettere in campo. Poi ha annunciato l’immediata attivazione di un tavolo istituzionale permanente tra la Regione, il Comune, la Prefettura e Ama. Con una chiosa: «Non ci spaventa la campagna diffamatoria di certa stampa».

L’Aula boccia la sfiducia a Muraro
Alla fine del consiglio l’Aula Giulio Cesare, presieduta dal pentastellato Marcello De Vito, ha respinto, con 24 voti contrari e 5 favorevoli, l’ordine del giorno presentato da FdI sulla sfiducia all’assessore all'Ambiente Paola Muraro.

Raggi: Muraro competente ma forse scomoda
Dopo aver fatto riferimento al suo lungo curriculum ricco di incarichi di consulenza nel settore rifiuti, Raggi in Aula Giulio Cesare ha difeso a spada tratta l’assessora rispondendo all'interrogazione della capogruppo del Pd Michela Di Biase. «Non si può eccepire che non sia competente - ha incalzato - forse è diventata troppo scomoda?». Quanto ai compensi per la lunga attività di consulenza in Ama di Muraro, la sindaca ha sottolineato che, nell’arco di 12 anni «ammontano a circa 1,1 milioni di euro lordi». Una somma che comprende il compenso per il lodo arbitrale vinto contro l’ex monopolista Manlio Cerroni e altri contenziosi contro di lui («facendo risparmiare ben oltre 900 milioni di euro»). E ha argomentato che «da verifiche fatte su altri consulenti Ama l’importo corrisposto rientra tra quelli di un normale mercato professionale». Poi ha attaccato sostenendo che «scandaloso è invece che altri consulenti Ama abbiano percepito compensi ben più onerosi». Non solo. Raggi ha definito il ruolo di consulente di Muraro in Ama come di mera «interlocuzione tecnica». E ha rivendicato il «cambio di idea» dell’assessore sugli inceneritori, prima difesi e poi definiti come tecnologia obsoleta. Perché è stata scelta Muraro? «Per le sue competenze, per la condivisione di obiettivi e per la sua profonda conoscenza interna dell’azienda di rifiuti capitolini» ha spiegato Raggi in sede di replica.

«Chiederemo approfondimenti Anac su Ama»
Duro l’attacco della sindaca alla ex dirigenza Ama, messa sotto accusa per le sue inadempienze, una su tutte «il fallimento della pulizia e della raccolta dei rifiuti in città». Ama, ad esempio, secondo Raggi «dormiva invece di chiedere ai trasportatori di essere qui il lunedì mattina presto e non chiedeva le penali ai fornitori che ammontano a 1,5 milioni». Sotto la lente anche la mancata realizzazione dell'ecodistretto a Rocca Cencia e la necessità di portare 150mila tonnellate annue verso Nord e 150mila all'estero (con 4 mila viaggi per un costo di 80 milioni di euro l'anno) per mancanza di impianti adeguati. Di qui l’annuncio della «richiesta di approfondimenti all'Anac», l'autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone.

«Città più pulita, ma rischio sanitario dietro angolo»
«Siamo consapevoli dell’attuale situazione pre-emergenziale ma mi sembra che la città sia molto più pulita e i romani lo vedono» ha spiegato Raggi, che non ha nascosto però la necessità di affrontare la crisi per i prossimi sei mesi. Una crisi definita «sistemica», con «scarse risorse e tempi ridotti, lavorando con il rischio sanitario dietro l’angolo».

«Chiuderemo ciclo, piano impianti entro fine anno»
Poi la sindaca ha assicurato, rivolta alle opposizioni: «Noi chiuderemo il ciclo, voi non lo avete fatto per anni». E ha annunciato che entro dicembre 2016 sarà presentato «un progetto impiantistico, funzionale al programma del M5S verso i rifiuti zero, al quale seguirà contestualmente la presentazione delle autorizzazioni che dovranno rispettare il periodo di rilascio previsto dalle norme». Raggi ha chiesto anche «un presidio permanente di personale Anac preposto alla vigilanza e validazione degli atti necessari». E ha assicurato che «a breve» sarà possibile «una manutenzione straordinaria dei due impianti di Trattamento meccanico-biologico (Tmb) di Ama, arrivati al collasso».

Più spazio a recupero e differenziata porta a porta
Per Raggi i Tmb vanno usati fino a quando non saranno realizzati gli «impianti alternativi» di riciclo e di recupero, insieme all’incremento della raccolta differenziata, che deve diventare il più possibile «porta a porta». Nessun numero, per ora, sugli obiettivi di differenziata da centrare, perché, ha spiegato Raggi, la quota attuale del 42% riferita da Ama «non risulta certificata». A regime l’obiettivo è di introdurre una tariffa sui rifiuti puntuale, basata non più sui metri quadrati delle abitazioni, ma su bonus per chi fa più raccolta differenziata.

Dossier Muraro in Ecomafie il 5 settembre
Quanto al dossier al quale ha fatto riferimento nei giorni scorsi l’assessore Muraro, (con la corrispondenza intercorsa tra la stessa e i vertici Ama, in particolare l’ex presidente Fortini e l’ex dg Filippi relativa alla gestione degli impianti Tmb, ndr), Raggi ha annunciato che «tale documentazione sarà oggetto di valutazione nella seduta della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti» del 5 settembre nel corso della quale sarà sentita Muraro.

«Durante governo sinistra Cerroni 're' di Roma»
«Sono molto contenta che si accendano riflettori» su Ama, ha incalzato la sindaca, che ha ricordato come, fatta eccezione per la stagione di Alemanno, «il centrosinistra abbia governato sempre Roma. E in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Cerroni, la cui fortuna è stata tale che Cerroni è stato chiamato l'ottavo Re di Roma». E ha aggiunto:
«I romani sanno bene chi ha ridotto la città in questo modo e ci sono vicini nel cambiamento».

“Dobbiamo affrontare nei prossimi mesi una crisi sistemica, con scarse risorse e tempi ridotti, lavorando con il rischio sanitario dietro l’angolo”

Virginia Raggi, sindaco di Roma 

Domani Muraro in Regione, al via tavolocon Prefettura
Raggi ha spiegato che la situazione dei rifiuti a Roma «impone l’immediata attivazione di un tavolo istituzionale permanente tra la Regione, il Comune, la Prefettura e Ama». E ha annunciato che domani l’assessore Muraro, il cui ruolo non è stato messo in discussione dalla sindaca, «si recherà in Regione e si inizierà a lavorare alla creazione di questo tavolo».

Aula boccia sfiducia a Muraro
Alla fine del consiglio straordinario l'Aula Giulio Cesare, presieduta dal pentastellato Marcello De Vito, ha respinto, con 24 voti contrari e 5 favorevoli, l'ordine del giorno presentato da FdI sulla 'sfiducia' all'assessore all'Ambiente. L'odg chiedeva alla sindaca di revocare l'incarico di assessore conferito a Paola Muraro.

Pd: risposte non soddisfacenti
«Non mi sento soddisfatta dalle risposte avute» ha commentato la capogruppo del Pd e firmataria della richiesta della seduta straordinaria di oggi dell'Assemblea Capitolina, Michela Di Biase. «Nel momento in cui il Pd chiede chiarezza e ci si aspettava che Raggi chiarisse rispetto al ruolo di Muraro - ha detto la consigliera dem - il sindaco a domande precise dà risposte generiche addossando tutta la colpa ad Ama e alle amministrazioni precedenti e poi si prende come assessore chi ha guidato e ispirato quei processi per 12 anni. Prendiamo atto del forte imbarazzo che serpeggia all’interno M5S».

La protesta di FdI e le critiche di Fassina
I consiglieri capitolini di Fratelli d'Italia hanno inscenato invece una protesta in Aula Giulio Cesare contro l'assessore Muraro, di cui hanno chiesto le dimissioni. Dai banchi della destra hanno messo in mostra cartelli con la foto dell'assessore e la scritta «Muraro medaglia d'oro per le consulenze». Mentre il consigliere Stefano Fassina (Sinistra italiana) ha chiesto polemicamente «se l'assessora Muraro rappresenta davvero la discontinuità» che il M5s ha «indicato come obiettivo fondamentale».

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