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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2010 alle ore 18:48.
Apple ammette il problema di ricezione del suo iPhone 4 (dicendo però che si tratta di un nodo da risolvere per tutta l'industria della telefonia) e annuncia che tutti gli utenti di iPhone 4 riceveranno gratuitamente una custodia protettiva che previene il malfuzionamento dell'antenna. Chi l'ha già comprata potrà chiedere il rimborso della spesa, mentre Apple continuerà a dare la possibilità a chi acquista il nuovo iPhone 4 di restituire il telefono entro 30 giorni ricevendo un rimborso totale della spesa effettuata. Jobs ha inoltre annunciato l'arrivo del nuovo telefono in Italia, e in altri 16 paesi, il prossimo 30 luglio.
Steve Jobs, in divisa d'ordinanza con dolcevita nera e jeans, ha esordito così nell'attesissima conferenza stampa convocata d'urgenza a Cupertino per parlare dei problemi di ricezione dell'iPhone 4: "non siamo perfetti". Alle sue spalle compare la scritta "i telefoni non sono perfetti", seguita da un proclama: "vogliamo i nostri clienti felici". Poi, entra nel merito.
"L'iPhone 4 è forse il nostro migliore prodotto. Ne abbiamo venduti oltre tre milioni dal momento del lancio, tre settimane fa. È lo smartphone numero uno a detta delle principali riviste hi-tech (nell'elenco figura anche Consumer Reports). Poi si entra nel merito della questione antenna e sullo schermo a caratteri cubitali appare una parola: "Antennagate".
Jobs cerca di convincere la platea che Apple non ha per niente snobbato il problema: "abbiamo lavorato duramente (eufemismo) per 22 giorni e non abbiamo nascosto la testa nella sabbia per tre mesi". Oggi, prosegue il capo della Mela, vogliamo condividere con voi cosa abbiamo imparato. La premessa è già un affondo: "Non è una buona cosa se tu tocchi in un certo modo il tuo telefono e così facendo perdi il segnale. Il problema dell'antenna – incalza Jobs - non riguarda solo l'iPhone. E ci sono esempi che lo dimostrano".
Parte un video del Blackberry 9700. La copertura del segnale è quasi totale, ma coprendo con le dita l'antenna le barrette diminuiscono e da quattro si arriva a una. "Simpaticamente molto simile – ironizza Jobs – ai filmati dell'iPhone 4 visti in Rete". Poi è il turno dell'Htc DroidEris, identical sorte. Quindi è la volta del Samsung Omnia, che impiega più tempo a perdere il segnale – "grazie al loro algoritmo", spiega Jobs – ma poi fa la fine degli altri due smartphone. "Potremmo andare avanti ancora e ancora", asserisce assai convinto il Ceo della casa della Mela. "Voi vedreste le barrette della copertura della rete scendere da cinque a una, da quattro a una. È una sfida per l'intera industria, perché i telefoni non sono perfetti".