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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 12:28.
Da anni Facebook assimila le strategie vincenti di altri social network: assorbe le idee, modifica il design, aggiorna la piattaforma e prosegue per la sua strada. L'ultimo duello riguarda un brevetto per alcune tecnologie utilizzate anche in "Luoghi", il sistema appena varato in Italia per gli utenti di iPhone che permette agli iscritti di segnalare dove si trovano con un messaggio. Facebook aveva presentato la domanda per tutelare la proprietà intellettuale dell'idea tre anni fa, quando non erano ancora decollati altri social network impegnati nella condivisione dei posti interessanti.
Come FourSquare. Ma la risposta dall'Ufficio brevetti degli Stati Uniti è arrivata adesso. E in questo modo il social network può affermare di non aver copiato. Anche se Google aveva ricevuto un brevetto nel 2005 per una tecnologia simile. Ma negli anni Facebook ha dimostrato di saper analizzare i successi altrui. E farne tesoro. Agli esordi era soprattutto un album per condividere fotografie, riservato agli studenti di Harvard, poi della Ivy League (gli otto atenei più prestigiosi degli Stati Uniti) e di altre università americane. Ma dopo il successo dei microblog come Twitter, Facebook ha cambiato design e ha permesso ai suoi utenti di pubblicare gli "aggiornamenti di status": brevi messaggi per condividere pensieri, stati d'animo, link. Simili a post-it, ma visibili online in diretta. E non ha perso tempo nemmeno a imparare da Foursquare.
Ma la trasformazione è continua, alimentata dal dialogo con gli utenti. Di recente Facebook ha introdotto altri strumenti per semplificare la gestione di contatti e dati personali nel social network. Gli iscritti possono selezionare alcuni gruppi tra gli "amici" con cui condividere informazioni in forma privata: per chi è abituato a inviare email, sono simili a "mailing list". Inoltre il "pannello di controllo" per gestire i dati personali consente adesso di decidere quali informazioni (per esempio, fotografie e video) sono accessibili all'esterno per i siti web autorizzati dagli utenti.
Il terzo cambiamento era atteso da tempo: gli iscritti possono scaricare immagini, filmati e altri dati che hanno archiviato nel loro profilo online. Si tratta di una decisione che arriva in un momento significativo. La prossima settimana debutta un'altra rete sociale onlie, Diaspora: a progettarlo sono stati tre studenti universitari che hanno ottenuto in poche settimane 200mila dollari di finanziamenti attraverso internet. Hanno convinto il pubblico online proprio con la proposta di garantire maggiori tutele per la privacy e, in particolare, con l'offerta di una chiave per l'accesso al proprio "grafo sociale", l'insieme delle connessioni di una persona in un social network. Facebook, ancora una volta, ha assimilato in parte l'idea. Pronto alla prossima mossa.