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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2011 alle ore 12:40.
Cene tra amici, viaggi all'estero, brindisi in piazza: nel weekend di capodanno gli iscritti di Facebook hanno condiviso 750 milioni di fotografie. È una valanga di immagini che in 48 ore sono arrivate sui profili delle persone connesse nella rete sociale. E hanno aperto una finestra quasi in diretta sulle prime ore del 2011. "È un record", ha scritto in un messaggio online Randi Zuckerberg, direttore marketing di Facebook.
Il successo deriva anche dalla continua semplificazione delle procedure per archiviare le fotografie. Da due mesi gli utenti possono cambiare la sequenza degli album e degli scatti contenuti in ogni cartella in modo intuitivo attraverso la funzione "drag&drop". Di recente è iniziata la sperimentazione di una tecnologia avanzata: un software per il riconoscimento automatico dei volti all'interno delle immagini. In questo modo, gli iscritti al social network non dovranno più segnalare i nomi delle persone: la procedura verrà automatizzata. Inoltre, l'abitudine di "taggare" gli amici diffonde le foto in modo rapido nel social network. Ma è necessario sempre più spazio per raccogliere i dati riversati dagli utenti, ormai vicini ai seicento milioni di iscritti: Facebook ha appena completato la costruzione di un data center in Oregon per archiviare le informazioni che arrivano in diretta sulla propria piattaforma. E ha in cantiere il progetto di un altro mega contenitore di dati in North Carolina.
Alcune start-up hanno colto l'intuizione di unire gli album fotografici ai social network. E puntano sull'utilizzo in mobilità. Instagr.am, per esempio, è un'applicazione per iPhone: consente di condividere le immagini nella rete di amici. E da poco è arrivato Path, una rete sociale che limita a 50 le connessioni nel proprio gruppo di fotoamatori.