Integrare film e didattica: Cinemarete è un progetto promosso da quattro scuole superiori in Sardegna. Durante le lezioni di storia, per esempio, gli allievi hanno analizzato le connessioni tra la cinematografia come prodotto storico del Novecento e testimonianza documentaria di un'epoca. In ambito artistico, invece, hanno indagato sulle intersezioni tra la cultura dell'immagine e le potenzialità delle telecamere, a partire dal genio del pittore Jackson Pollock. Inoltre, il «Decameron» di Boccaccio ha ispirato il progetto per uno spot pubblicitario. Sono iniziative sviluppate durante un massimo di venti ore curricolari, allinterno del progetto nazionale «Logos».

«In questo modo alle competenze linguistiche e verbali uniscono le abilità mediali per la costruzione del significato delle immagini. E insegnano a vedere anche fuori ciò che si impara a scuola», sottolinea Filippo Ceretti, docente nel liceo classico Antonio Gramsci di Olbia e coordinatore per la Sardegna del Med, l'Associazione italiana per l'educazione ai media e alla comunicazione. Inoltre, i docenti hanno avuto un supporto durante i corsi attraverso la compresenza di professionisti della macchina da presa: videomaker, registi, sceneggiatori hanno condiviso le loro conoscenze con gli studenti.
L'iniziativa ha ricevuto un sostegno dalla Regione Sardegna attraverso un bando sulla didattica del cinema. L'esperienza è stata terreno fertile per un programma attivato nell'anno in corso, Cinema di classe: in questi mesi i docenti seguono corsi di formazione per l'uso delle tecnologie da impiegare per girare un filmato; seduti tra i banchi di scuola imparano le tecniche di montaggio e l'utilizzo degli strumenti per le riprese. Poi saranno gli allievi a partecipare sul campo per mettere alla prova la loro abilità: diventeranno sceneggiatori dei testi, attori e registi.

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