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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2011 alle ore 15:48.
Imparare a gestire i dati personali su Facebook e altri social network: è un'esigenza avvertita da quattro ragazzi su dieci. Le reti sociali online sono un successo tra giovani italiani. Riuniscono otto utenti su dieci nella fascia di età tra 15 e 16 anni: la partecipazione arriva al 70% tra gli 11 e i 14 anni. A esplorare le abitudini degli adolescenti è un sondaggio del Movimento genitori (Moige) e di Trendmicro.
Ecco come tutelare i nostri dati personali su Google, Facebook... (di Luca Dello Iacovo)
Secondo la ricerca, madri e padri hanno molta fiducia nei comportamenti dei figli su internet, ma nella maggior parte dei casi non hanno iniziato una discussione attenta in famiglia: sei su dieci ne discutono in modo generico, il 40% naviga con i propri figli e appena il 30%, invece, analizza con i ragazzi le scelte dei siti web visitati. Sono temi emersi in occasione del Safer Internet Day, una giornata dedicata a una navigazione su internet più sicura, supportata dalla Comunità europea.
Gli spazi digitali, però, sono anche una miniera di informazioni per affrontare i pericoli dietro l'angolo. A partire dalle piattaforme per l'educazione a comportamenti sicuri. Google, per esempio, ha lanciato un centro dedicato alla famiglia : include strumenti per la protezione della navigazione sul web e per la segnalazione di contenuti inadatti ai minori. Yahoo ha varato in 26 nazioni Safely, un manuale che riunisce una guida per gestire la privacy e informazioni sugli strumenti software per la tutela dei percorsi online. Facebook, invece, sta abilitando una navigazione più sicura per gli utenti da intrusioni esterne (con il protocollo https).
Eppure, la consapevolezza dei rischi online sembra ancora piuttosto limitata. Anzi, internet appare ai giovani utenti come "un luogo in cui vigono regole diverse da quelle del reale", sottolinea uno studio di Telefono Azzurro, l'organizzazione per la protezione dell'infanzia che ha attivato anche un servizio di consulenza attraverso chat. In particolare, soltanto uno su dieci sarebbe disposto a privarsi completamente del web. Tra i ragazzi l'interesse per le reti sociali online è affiancato dalla partecipazione ai giochi: una ricerca di Microsoft per il Regno Unito sottolinea che otto su dieci tra i 9 e 16 anni usano internet per accedere a videogame da utilizzare durante la connessione. E, secondo gli autori del report, è necessario che le famiglie siano più attente alla sicurezza durante le attività ludiche.