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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2014 alle ore 18:27.
L'ultima modifica è del 18 luglio 2014 alle ore 07:46.

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Al momento Microsoft Italia non è al corrente di quali saranno le conseguenze della riorganizzazione nel nostro Paese, dove l'azienda ha 900 dipendenti senza contare i nuovi arrivati da Nokia. Dal 25 aprile, infatti, "Nokia device and services" è a tutti gli effetti confluita nella divisione Microsoft Devices Group. Le due realtà mantengono sedi separate. E l'Italia è una eccezione positiva per i Lumia grazie a una quota di mercato del 10%.

In generale, le informazioni più approfondite sulle conseguenze regionali della scure di Nadella arrivano dalla lettera dell'ex ceo di Nokia, ora responsabile della neonata divisione di Microsoft, Stephen Elop. I Paesi che subiranno il maggior impatto sono la Finlandia, per la parte ingegneristica, e la Cina per la manifattura. Gli altri, Italia compresa, riceveranno le comunicazioni dal quartier generale di Redmond nei prossimi mesi.

Elop, nella lettera, parla del destino dei Nokia X. La linea di smartphone con una sorta di Android ottimizzato per le applicazioni Microsoft nei suoi pochi mesi di vita ha visto nascere tre esemplari. Ora l'ex ceo di Nokia - che ne aveva tessuto le lodi soltanto a febbraio, nel presentarlo al Mobile World Congress di Barcellona - dice che la strategia low cost continuerà ma sempre nel nome di Lumia.

Il lavoro ingegneristico per quanto riguarda i prodotti di fascia media sarà concentrato a Tampere (Finlandia) mentre gli smartphone di fascia alta a Salo (Finlandia). La Finlandia vedrà la maggior parte di tagli per quando riguarda lo sviluppo: la sede di Oulu chiuderà. Sarà ridotto il numero di ingegneri anche a Pechino, in Cina, e San Diego, negli Stati Uniti.

Espoo (Finlandia) e Lund (Svezia) continueranno a essere focalizzati sullo sviluppo di applicazioni software. Quanto alla produzione: «Focalizzeremo la produzione di telefoni principalmente ad Hanoi, capitale del Vietnam, mentre alcune linee continueranno a Pechino e Dongguan (Cina). Abbiamo intenzione di spostare altre produzioni e riparazioni di Microsoft da Manaus (Amazzonia) e Reynosa (Messico) a Komaron, in Ungheria».


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