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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2014 alle ore 10:24.
L'ultima modifica è del 27 marzo 2014 alle ore 10:29.

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Satya NadellaSatya Nadella

L'appuntamento con i media, gli analisti e i rappresentanti dell'industria tecnologica è fissato oggi a San Francisco. Satya Nadella, il nuovo Ceo di Microsoft, arriva alla sua prima apparizione pubblica accompagnato da tante novità che riguardano l'assetto societario e l'indiscrezione secondo cui, proprio lui, estrarrà dal cilindro uno dei prodotti da tempo attesi a catalogo, e cioè la versione per iPad della suite Office, il pacchetto software più profittevole del gigante di Redmond.

Il canto del cigno di Ballmer, il turnover nel board e le nuove nomine
Per un Ceo che sta entrando nella parte, ce n'è un altro che (da ex) si avvia alla definitiva uscita di scena. Steve Ballmer non è sicuro della durata del suo nuovo incarico di membro del Consiglio di Amministrazione della società e potrebbe lasciare Microsoft prima del previsto. Lo ha detto proprio il vulcanico ex braccio destro di Bill Gates in un'intervista apparsa domenica scorsa sul Wall Street Journal, ammettendo di fatto la minore influenza da lui esercitata sulle strategie dell'azienda che un tempo definiva "la mia bambina".

Con il ritorno di Gates in veste di "consigliere speciale" di Nadella, il ruolo di Ballmer ha perso di peso anche nell'ottica dell'ulteriore rimescolamento che sta interessando il board. Stephen Luczo, presidente e Ceo di Seagate, ha annunciato nei giorni scorsi la sua dipartita dal Cda, dove ha preso posto per quasi due anni svolgendo un ruolo chiave per la nomina del nuovo numero uno di Microsoft. Uscito di scena Luczo, considerato da Wall Street la figura più "tecnica" all'interno del board, va registrato in senso contrario l'ingresso nella stanza dei bottoni di G. Mason Morfit, presidente di ValueAct Capital e figura che, secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, contribuirebbe a spostare il focus dell'azienda sulle attività legate ai soluzioni e ai servizi di classe enterprise, piuttosto che su quelle legate ai software per il mercato consumer e ai device in genere.

Di certo è in atto un cambiamento a livello di top management che sta cambiando la faccia di Microsoft, e le recenti nuove nomine volute da Nadella vanno in questa direzione. Chris Capossela, ex Corporate Vice President Consumer Channels Group, ricopre ora la carica di Executive Vice Presidente e Chief Marketing Officer; al Sole24ore.com, il manager ha confermato come la strategia "devices and service rimarrà la linea guida" anche se con il nuovo Ceo la società avrà "una maggiore focalizzazione in ambito cloud, sia a livello di dispositivi che a livello di soluzioni, per gli utenti privati come in orbita aziendale".
Fuori dall'organigramma societario sono finiti invece l'ex numero uno di Skype Tony Bates e la numero uno del marketing Tami Reller (entrambi, fra l'altro, nella lista dei papabili candidati per prendere il posto di Steve Ballmer) mentre l'ex Ceo di Nokia Stephen Elop (che prende, come annunciato da tempo, la responsabilità della sezione device, sostituendo Julie Larson-Green, passata al gruppo Servizi ed Applicazioni) e Mark Penn (che da responsabile della comunicazione diventa Chief strategy officer) hanno guadagnato posizioni.

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