I dubbi dei lettori sul 2014 e le risposte dei gestori
di Vitaliano D'Angerio
2. Che fare con il fondo Fonditalia Global R
Tommaso Corcos
Volevo sapere le prospettive 2014 (lo so che non avete la sfera di cristallo neppure voi) del fondo Fideuram Bilanciato Fonditalia Global R (Isin: LU0058496919). Ho investito da poco, dal 19/11/13, una cifra di 7 mila euro (adesso, al 09.12.13 sta un po' perdendo). A dir il vero non sono disposto a perderci tanto - anzi pochino - già da subito e non molto propenso ad aspettare un ritorno positivo solo tra tra 2/3 anni o più. In effetti sto anche già valutando il riscatto. Che prospettive a breve/brevissimo e nel 2014 per questo fondo?
Filippo Bigo
La risposta di Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram Investimenti
Fonditalia Global R è un fondo bilanciato che, per le caratteristiche del benchmark di riferimento, rientra nella categoria Assogestioni degli azionari internazionali. Il benchmark è infatti rappresentato per il 60% dal MSCI World in euro, per il 10% dal Comit Globale R e per il 30% dall'indice obbligazionario governativo euro Citigroup EGBI 1-5 anni in euro. La componente azionaria nel benchmark è quindi pari al 70% mentre la componente obbligazionaria è caratterizzata da un'esposizione al rischio tasso contenuta.
Il fondo ha avuto un eccellente comportamento con una performance negli ultimi 3 anni di oltre il 30% superiore a quella del benchmark di riferimento di quasi 8 punti percentuali. La volatilità a 3 anni è stata di circa l'8,25% inferiore a quella del benchmark pari al 9,39%. Pur essendo un prodotto che si è comportato molto bene e caratterizzato da un elevato livello di diversificazione è però opportuno ribadire che rimane un prodotto caratterizzato da un livello di rischio medio alto ed è fondamentale che l'investitore sia certo che il suo profilo sia adeguato. Il rischio infatti è che ci si concentri sul rendimento, come detto molto elevato, dimenticando il rischio di dover sopportare per periodi anche non brevi delle perdite rilevanti.
Senza dubbio è opportuno che l'investitore faccia una verifica della sua capacità di gestione del rischio che non appare elevato da quanto scritto nel testo della sua richiesta ("…non sono disposto a perderci tanto….e non molto propenso ad aspettare un ritorno positivo solo tra 2/3 anni o più…"). Analizzando il comportamento storico del fondo, infatti, ci sono stati periodi anche prolungati in cui è rimasto in perdita: il drawdown massimo negli ultimi 3 anni (la massima perdita verificasi nel periodo di riferimento da un punto di massimo relativo, in sintesi quella che potrebbe essere la situazione di investimento più sfortunata ) è stato del -10,65%, di molto inferiore a quella del proprio benchmark (-16,57%) ma comunque estremamente rilevante ed il lasso di tempo necessario a recuperare questa perdita è stato di 145 giorni.
Venendo a quelle che riteniamo essere le aspettative per il prossimo futuro ed il 2014, è possibile fare una riflessione partendo da quella che è la struttura di rischio caratteristica del prodotto. La risposta quindi dipende dalle nostre previsioni relativamente all'andamento dell'obbligazionario a breve in ambito governativo in Europa, ai mercati azionari internazionali e a quello italiano in particolare. Relativamente alla prima componente riteniamo che una crescita economica che rimarrà contenuta e non esente da rischi, l'assenza di inflazione e l'azione delle autorità monetarie potranno, nello scenario centrale, consentire rendimenti prossimi allo zero e comunque contenuti. Relativamente alla componente azionaria riteniamo che, per quanto i mercati abbiano compiuto la parte maggiore di quello che possiamo ritenere un ciclo positivo, le valutazione relative, la ripresa attesa degli utili consentita da una continuazione della dinamica di ripresa dell'economia mondiale e il persistere di una situazione di liquidità e polita monetaria favorevole, potranno consentire di ottenere ritorni positivi anche se, probabilmente a singola cifra.
Nel complesso quindi ci attendiamo che il prodotto mostri rendimenti più contenuti di quelli ottenuti negli ultimi anni ma, comunque, positivi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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